La Ducati corre sull’acqua
Rossi contento: «Sul bagnato la GP12 va come la GP11». Il problema delle gomme
Un temporale a metà giornata e una pista sporca per i residui di una precedente corsa automobilistica hanno parzialmente rovinato la prima giornata di test della Motogp sulla pista di Sepang, in Malesia.
Sia Casey Stoner, che ha effettuato pochissimi giri, 16, che Valentino Rossi, che comunque ne ha percorsi ben 39 cercando di sfruttare al meglio il tempo a disposizione, sono rimasti con una lunga lista di verifiche da fare. Se però l’australiano si è consolato parzialmente con il miglior tempo della giornata, dimostrandosi molto veloce anche sul passo-gara, l’8° tempo di Valentino Rossi, ma soprattutto il suo 1”484 di ritardo da Stoner, ha lasciato un grosso punto interrogativo sui progressi fatti dalla Ducati in vista dell’inizio del Mondiale, l’8 aprile a Losail, in Qatar.
SERENI - In realtà però la Nazionale rossa non ha mostrato segni di preoccupazione addebitando le prestazioni di ieri ad una serie di sfortunate coincidenze, che poi hanno fatto sì che la migliore Ducati in pista, con il 6° tempo, sia stata quella di Nicky Hayden, peraltro reduce da una operazione ad una spalla. «Questa mattina paradossalmente abbiamo iniziato troppo presto! - ha spiegato Rossi - Sarebbe stato meglio partire alle 11, come gli altri, perché prima l’asfalto era molto sporco e nel momento in cui le condizioni hanno cominciato a migliorare, la gomma aveva già una quindicina di giri. Abbiamo deciso di tenere la seconda per il pomeriggio ma dopo pranzo è arrivata la pioggia. Il risultato è che non abbiamo fatto molto, non abbiamo nemmeno cominciato a lavorare sui software nuovi che abbiamo a disposizione per queste prove. Di positivo c’è che abbiamo potuto verificare che il comportamento della moto sul bagnato è abbastanza buono anche
Rovinata senza esito una delle coperture a disposizione: «Era meglio se restavo a dormire un po’ di più»
con la GP12. Meteo permettendo e avendo un paio di gomme più a disposizione, potremo capire un po’ di più nei prossimi giorni».
Molto sereno, in proposito, è stato anche il team manager ed ex collaudatore della Casa bolognese, Vittoriano Guareschi.
«Quando Valentino è entrato in pista non c’era grip e si girava tre secondi più lenti rispetto ai riferimenti degli scorsi test - ha confermato Vitto - poi è piovuto molto forte e ne abbiamo approfittato per scoprire come va la GP12 sul bagnato. Valentino è uscito con le rain e ci ha detto che le sensazioni sono molto simili a quelle sulla GP11, una moto che andava molto bene sull’acqua. Noi però abbiamo bisogno di provare sull’asciutto alcune modifiche all’anti slittamento fatte per cercare di migliorare la trazione in uscita di curva, il nostro punto debole al momento, ma l’asfalto non garantiva l’aderenza necessaria». PROGRAMMA - Lo faranno oggi e Rossi verificherà anche piccole modifiche alla posizione di guida e addirittura alla forma del serbatoio, perché guidare una moto al limite è un po’ come indossare un abito sul misura. E in questo caso la Ducati è il sarto... Anche la Honda, comunque, nonostante abbia piazzato i suoi due piloti nelle prime due posizioni sta lavorando: il suo principale problema è ridurre le vibrazioni all’avantreno innescate dalle nuove gomme Bridgestone, il famigerato “chattering”. Cosa per la quale ha costruito nuovi telai. La Yamaha, invece, ha - come sempre, aggiungiamo - problemi di potenza: per questo Jorge Lorenzo ha a disposizione un nuovo motore, ma il pessimo stato dell’asfalto non ha consentito le valutazioni opportune.
Si prosegue oggi e domani.
Guareschi: «Abbiamo bisogno di girare sull’asciutto per capire se abbiamo migliorato nell’uscita di curva»