Corriere dello Sport

Ancora un primato per Messi il nuovo Paperone del calcio: quasi 100.000 euro al giorno!

- Di Antonio Maglie

DA QUANDO Silvio Berlusconi ha acquistato il Milan, più di 25 anni fa, non è mai riuscito a battere la Juventus in Coppa Italia. Per ora il bilancio è di 4 vittorie dei bianconeri e 3 pareggi. Contro la Juve, il Milan ha perso anche una finale di Coppa, nel ‘90, quando allora si giocava in due gare di andata e ritorno. Anche in questa stagione, al di là del trofeo “Luigi Berlusconi”, il Milan non ha ancora sconfitto la Juve in gare ufficiali.

Questa volta il riconoscim­ento non è sempliceme­nte morale. Il pallone di Leo Messi è veramente d’oro: 33 milioni di euro. Tanto guadagna la “stella” del Barcellona, uomo-simbolo del calcio catalano e adesso anche dei Paperoni in forma sferica. La classifica l’ha stilata lo stesso settimanal­e che negli ultimi tre anni gli ha assegnato il Pallone d’oro, cioè France Football che ha fatto i conti in tasca al calcio europeo. Scoprendo che Messi, in quanto a guadagni, ha polverizza­to il primato di sportivo più ricco del mondo che pochi mesi fa Espn aveva attribuito al lanciaLeo Messi (Ansa) tore dei New York Yankees, Alex Rodriguez: 32 milioni di dollari, tradotto in euro 24 milioni, meno di Beckham che di milioni ne incassa più di trenta (per la precisione 31,5) e di Cristiano Ronaldo (29,2).

Si tratta, ovviamente, di guadagni al netto delle tasse. L’argentino riscuote uno stipendiuc­co di 10,5 milioni all’anno (875 mila euro al mese), un milione e mezzo di premi e 21 milioni attraverso i lauti e numerosi contratti pubblicita­ri. In tutto, al giorno, quasi centomila euro d’incasso! La classifica finisce per spiegare la nuova distribuzi­one della ricchezza calcistica, tra club che vengono inondati di petrodolla­ri dagli sceicchi e campionati emergenti che sgomitano a colpi di milioni per acquistare una visibilità internazio­nale. In questo contesto, la serie A sembra “povera”: due soli giocatori piazzati tra i venti più ricchi, Ibrahimovi­c (14) e Buffon (11,7). Molto meglio va ai tecnici visto che nella hit dei dieci più facoltosi trovano posto Ancelotti (13,5), l’ex ct dell’inghilterr­a, Capello (8,5) e Roberto Mancini (5,9). Cioè, tutti emigranti ma con set di valigie di Luis Vuitton. LO SCEICCO - Il Manchester City spende e spande e piazza nella classifica tre suoi rappresent­ati, Aguero, Yaya Tourè e David Silva (con l’aggiunta di Mancini nella hit dei tecnici). Non è da meno il Chelsea del facoltosis­simo Abramovich (Torres, Lampard e Drogba). Non scherza il Bayern: Lahm, Schweinste­iger e Ribery. Le grandi novità arrivano da quei paesi che hanno scoperto il calcio come veicolo per promuovere l’immagine all’estero. Ecco, allora, che Anelka (gioca a Shanghai) ottiene un brillante 14° posto (13); e l’argentino Dario Conca che ha vestito la maglia del Guangzhiou con i suoi 12 milioni e mezzo precede persino Buffon e Ribery. Se poi passiamo agli allenatori scopriamo che Camacho, in disgrazia in Spagna, ha strappato in Cina, come ct, un ingaggio superiore a quello di Mancini (6,1 contro 5,9) e che l’anzhi non ha ricoperto d’oro solo Eto’o (23,3) ma anche Hiddink (8,6) mentre la Russia fa sorridere a trentadue denti Advoocat (7). Ma il primato di Mourinho (14,8) è inattaccab­ile, nonostante il felicissim­o (per lui) sprint di Ancelotti: 13,5. Ma cos’è questa crisi.

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DA SABATO E’ IN DOPPIA CIFRA IN CAMPIONATO
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