Lo storico rifiuto del caporale Massa «Bottas, non passi»
LA STORIA
La pace tra i piloti della Williams s’è infranta a tre giri dalla fine quando la radio di Felipe Massa ha gracchiato: «Valtteri è più veloce di te» . E quella di Vallteri, che poi è Bottas: «Sei più veloce di Massa, superalo» . A quel punto non c’era tanto di mezzo la prelazione sul settimo posto, quanto una questione di puro orgoglio.
Massa è andato alla Williams portandosi dietro i preconcetti di chi ha poca memoria e semplicisticamente lo paragona a Barrichello, suo predecessore ferrarista: lui sì un tappetino. E’ il pilota esperto e sente di essere il punto di riferimento alla Williams, ciò che peraltro va dimostrato sul campo. E così, ieri, Felipe s’è rifiutato. Ha disobbedito all’ordine resistendo a Bottas, che sarà stato pure più veloce, ma non l’ha superato.
Avesse ceduto, Massa sarebbe stato sbertucciato dal mondo. Qualcuno lo ha sbertucciato comunque, per il piacere di farlo, ma non ha (giustamente) messo mano all’arsenale delle canzonature per descrivere la gara di Raikkonen, colpito da Magnussen alla seconda curva e non più risalito se non fino al 12º posto. Una prestazione che a Massa non sarebbe mai stata perdonata.
«Stavo soffrendo con le temperature della macchina - sono state le parole dell’ex ferrarista - ma anche se avessi fatto passare Valtteri non sarebbe cambiato nulla, perchè sarei stato vicino a lui invece che a Button. Ho spinto per vedere se riuscivo a sorpassare Jenson, ma non era facile e credo che anche Bottas non ci sarebbe riuscito. Ho fatto quello che ritenevo più giusto» .