Corriere dello Sport

Mancini: Derby d’Italia la partita della svolta!

«Juve-Inter arriva per noi al momento giusto»

- Di Andrea Ramazzotti

La sfida contro la Juventus che sarà una gara chiave per il futuro dell’Inter e il sogno di un mercato che, pur rispettand­o i parametri del fair play finanziari­o, rinforzi la squadra con elementi pronti subito all’uso. In una Marrakech tanto calda nel pomeriggio quando freddina in tarda serata complice il vento pungente, Roberto Mancini ha parlato di quello che accadrà nei prossimi giorni. Sia in campo che fuori. Mancini, sente già aria di Juventus-Inter? « La partita con la Juve si avvicina e per noi non arriva nel momento sbagliato. Anzi... Per l’Inter può essere l’incontro che darà una svolta al campionato. E’ vero che la Juventus è in testa al campionato, che ha vinto tre scudetti di fila e che è fortissima, ma in 90' può succedere di tutto, specialmen­te in una classica come il derby d’Italia dove è difficile indicare una favorita». Il divario tra bianconeri e nerazzurri è ulteriorme­nte cresciuto rispetto allo scorso anno? «Non credo e anzi mi aspetto una gara aperta, difficile però da paragonare con le due disputate dal mio Galatasara­y contro i bianconeri nel 2013-14. Quella era Champions League, questo è campionato: è tutto diverso». E se la Juventus tra una settimana potesse schierare anche Sneijder? «Mi farebbe piacere se ci fosse perché Sneijder lui è un campione e con lui, Melo e gli altri a

Lukas Podolski, 29 anni

Istanbul mi sono trovato davvero bene». Lei invece tra 7 giorni non avrà rinforzi? «Mah, non credo. Penso giocheremo con questi. Il mercato piace ai giornalist­i e ai tifosi che sognano, ma io devo continuare a lavorare mentre i dirigenti proveranno a coprire i ruoli che abbiamo scoperti». Quali sono? «Ci mancano due esterni, ma il problema del fair play finanziari­o lo conosciamo tutti: se riusciremo a far arrivare qualcuno in prestito con opzione d’acquisto a giugno, avremo più possibilit­à; altrimenti rimanderem­o tutto alla prossima estate. Vogliamo giocatori che vengano e possano dare una mano alla squadra. Fare una cosa tanto per farla può essere controprod­ucente».

«Giocheremo senza nuovi arrivi. Cerci? Mai trattato: c’era il Milan Diarra? Bravo ma aspetto...» «Ci mancano due esterni Podolski è nel mirino L’obiettivo nostro resta il terzo posto»

Arrabbiato per il passaggio di Cerci al Milan? «No. Era uno tra i giocatori che seguivamo ma non abbiamo mai iniziato una trattativa perché sapevamo che c’era sopra il Milan». Lassana Diarra è vicino: conferma? «E’ bravo, ma mi sembra abbia un problema con la sua società». Per Podolski c’è ottimismo... «Fa parte di una lista di elementi che seguiamo. Vedremo cosa arriverà». Qual è l’obiettivo per il 2015? «Migliorare come squadra e fare i punti che ci servono per arrivare al terzo posto che rimane il nostro obiettivo».

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