Corriere dello Sport

Giulini: Scelta dolorosa e doverosa

«Zeman? Serviva una scossa. Zenga? Mai trattato. Zola? Perfetto»

- G.a.

- « Forse qualcuno negli ultimi tempi lo aveva dimenticat­o, ma il vero protagonis­ta è il Cagliari Calcio». Determinat­o più che mai, Tommaso Giulini ieri non è voluto mancare alla presentazi­one del suo nuovo allenatore. Un modo per far sentire la presenza della società ma anche di spiegare i retroscena che hanno portato prima all’esonero di Zeman e poi alla chiamata di Gianfranco Zola. LE SCELTE. «E’ un grande piacere accogliere il ritorno di Zola al Cagliari Calcio. Dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina, pesante dal punto di vista del risultati, è iniziato il periodo negativo della squadra che pian piano ha perso fiducia anche perché era un po’ complicato farle credere che con quattro gol al passivo, ci fosse qualcosa da salvare come il primo tem- po. La sicurezza è progressiv­amente venuta meno e alla fine abbiamo dovuto prendere questa decisione dolorosa. Dolorosa ma doverosa perché purtroppo a volte bisogna fare queste scelte impopolari. Abbiamo pensato e non è stata una decisione presa con leggerezza o per inesperien­za, ma assolutame­nte ponderata perché abbiamo pensato che con nuovi stimoli potesse essere più facile uscire da questa situazione». NUOVO CORSO. «Ci eravamo sentiti diverse volte con Zola ma lui non aveva mai voluto affrontare l’argomento. Abbiamo insistito quando la situazione iniziava a diventare difficile ma il suo atteggiame­nto è sempre stato di chiusura per il rispetto che nutriva verso Zeman. Dopo la sconfitta con la Juventus, però, abbiamo intavolato il discorso perché ormai la decisione di

Zola guida il primo allenament­o del Cagliari cambiare la guida tecnica era stata presa. Abbiamo dato la possibilit­à a Zeman di chiudere la fase prima della pausa, lasciando che lavorasse con la squadra in modo da non sottoporla a scossoni prima delle vacanze, ma poi siamo intervenut­i». E alla fine Magic Box ha dovuto cedere alla corte spietata che gli ha portato Tommaso Giulini, per il quale non c’erano altre alternativ­e, se non quella di Paolo Montero, trattenuto in Italia prima che rientrasse in Uruguay, in attesa che Zola decidesse se accet- tare o meno. «Non mi è piaciuto, però, leggere che fosse iniziata una trattativa con chi era dall’altra parte del mondo, come Zenga, anche perché non avremmo mai potuto trattare con un nuovo allenatore senza guardarlo negli occhi». Scelta, quindi, spedita verso l’ex fantasista di Oliena che ora dovrà ripagare la fiducia che la società rossoblù ha riposto in lui. «Rappresent­a la scelta della continuità perché il nostro progetto non fallisce certo con il cambio in panchina. Abbiamo puntato su un allenatore che ha idee molto simili, che fa un calcio offensivo». Sei mesi per dimostrare ai tifosi sardi che il Cagliari ce la può fare e in futuro si vedrà se andare avanti ancora insieme o no. «Secondo me il risultato sarà così positivo che sarà difficile trattenerl­o oltre».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy