Corriere dello Sport

Dialogo e tattica nel suo debutto

- Di Alfredo Bassareo

L’avventura di Gianfranco Zola sulla panchina del Cagliari è cominciata ieri pomeriggio, con la seduta di allenament­o diretta dopo la conferenza di presentazi­one, che l’ha visto protagonis­ta con al suo fianco il presidente Giulini. Come da tradizione, prima di guidare la squadra nel lavoro sul campo, “Magic Box” ha tenuto un discorso ai giocatori presenti, con alcuni dei quali (presumibil­mente i veterani, ovvero Conti, Cossu e Pisano) già aveva avuto uno scambio di idee nei giorni scorsi. Zola ha un doppio obiettivo: aiutare il Cagliari a uscire dalla crisi (la vittoria in campionato manca dal 25 ottobre, 4-0 sul campo dell’Empoli) e a ritrovare l’autostima. Il suo lavoro non sarà solo tattico, ma anche psicologic­o. Ieri erano presenti all’allenament­o anche Sau e Colom- bi, che hanno però svolto solo la prima parte del lavoro. Mancavano invece all’appello Donsah, Avelar, Farias e Joao Pedro, che non sono ancora rientrati dalle vacanze natalizie.

Presenti, ma fuori dai cancelli del centro, c’erano invece numerosi tifosi, arrivati con la speranza di poter assistere alla seduta: una evidente dimostrazi­one di come la scelta del nuovo tecnico - il cui nome è capace di mettere d’accordo tutti e far cessare le polemiche - sia gradita alla gente. Coadiuvato dallo staff tecnico e dall’allenatore in seconda Pierluigi Casiraghi, dopo il riscaldame­nto Zola ha diretto i suoi uomini in corse e ostacoli, preventiva­mente piazzati sul campo, facendo anche comparire il pallone praticamen­te da subito sul terreno erboso. Per terminare è stata giocata una partitella su campo ridotto. Oggi doppio allenament­o.

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