Corriere dello Sport

Arrivano i Mondiali ma è allarme azzurro

COPPA DEL MONDO La prima fase di stagione per l’Italia si è chiusa senza vittorie

- Di Alberto Dolfin

Sotto la fitta nevicata di Kühtai rispunta Mikaela Shiffrin. La talentuosa statuniten­se torna a vincere nell’amato slalom dopo tre gare che l’avevano vista sempre giù dal podio e conquista con autorità la seconda vittoria stagionale a distanza di due mesi dall’affermazio­ne nel gigante inaugurale di Sölden. Insomma, si avvicinano i Mondiali nel suo Colorado, e la 19enne di Vail affila le lamine. Seconda la ceca Sarka Stachova, che torna sul podio per la prima volta dopo l’intervento al cervello dell’estate 2012, mentre sul terzo gradino sale la giovane svizzera Wendy Holdener. Chiude soltanto sesta la slovena Tina Maze, che però mantiene la vetta provvisori­a della classifica generale.

Non pervenute in Tirolo, invece, le slalomiste azzurre. Chiara Costazza va fuori nella seconda manche, Federica Brignone inforca e viene squalifica­ta e così, come nel gigante di domenica, la migliore è ancora una volta Irene Curtoni, appena ventesima. IL PUNTO AZZURRO. «Ieri è stato un vero disastro, ma purtroppo nello slalom femminile è una situazione che va avanti da più anni e che neanche i miei predecesso­ri erano riusciti a risolvere – spiega il direttore sportivo italiano Massimo Rinaldi - In estate, ho provato ad organizzar­e dei raduni dedicati esclusivam­ente allo slalom con le giovani, ma fin qui l’unica che ha fatto risultati in Coppa Europa è stata la 18enne Martina Perruchon».

E pensare che l’americana Shiffrin ha soltanto un anno in più e da diverse stagioni raccoglie vittorie in serie in Coppa del Mondo.

«Per noi è difficile ripartire perché anche nei club c’è pochissima qualità e non si riesce a riformare una squadra giovanile – prosegue - Anche a livello maschile, l’unica novità è rappresent­ata da Giordano Ronci, che però fa fatica ad entrare tra i primi trenta e siamo costretti a puntare su veterani come Deville e Thaler. Quest’anno abbiamo riformato le squadre C, ma ci vorranno almeno due o tre anni di lavoro per vederne i frutti».

In questa prima metà di stagione sono stati cinque i podi azzurri, quattro maschili firmati tutti dallo scatenato Dominik Paris e uno al femminile grazie a Federica Brignone. Nella casella delle vittorie però resta un pesante zero. Troppo poco per una nazione con una tradizione sulla neve come l’Italia.

«Non sono contento e so che c’è molto da lavorare. Sin qui soltanto le gigantiste ed il settore velocità maschile hanno convinto, anche se nella discesa di domenica a Santa Caterina Valfurva, sulla pista di casa, mi aspettavo di più da tutta la squadra: a parte il podio di Paris, contavo che almeno altri due italiani arrivasser­o tra i primi dieci. Comunque, c’è voglia di riscatto e spero

In questo gesto c’è tutta la delusione di Federica Brignone, 24 anni, dopo l’errore in slalom nella seconda manche di ieri che nelle classiche austriache si possa finalmente svoltare – aggiunge Rinaldi - In vista dei Mondiali, l’obiettivo in campo maschile è di portare almeno un altro atleta nel primo gruppo in gigante ed in slalom, mentre tra le donne spero che la Costazza riesca a raccoglier­e qualche punto per migliorare il suo numero di partenza». Il piatto piange, ma il nuovo ds azzurro, nominato in primavera dopo il burrascoso addio del dt Claudio Ravetto, non si nasconde.

«Le critiche non mi toccano. È facile dire di investire tutto su di un cavallo vincente come può essere Paris in questo momento e sarebbe la scelta più comoda, ma bisogna avere sempre delle valide alternativ­e. Forse, se si è arrivati a questa situazione, è perché in precedenza si è puntato tanto sui singoli e poco sul gruppo. Va dato spazio ai giovani ed una bella fetta del bilancio federale va impegnata nel settore giovanile, ne ho parlato a più riprese con il presidente Roda. Altrimenti, rischiamo di diventare una Nazionale di Serie C». In questa prima parte di stagione della Coppa del Mondo, 5 podi per l’Italia: 4 maschili con Dominik Paris (2 in discesa e 2 in superG) e 1 femminile con Federica Brignone (in gigante)

Brignone in slalom squalifica­ta, Irene Curtoni 20ª a 3’56”! Rinaldi: Dobbiamo investire sui giovani

L’ultima vittoria azzurra in Coppa risale a 13 mesi fa: 30 novembre 2013, Dominik Paris in discesa a Lake Louise. Tra le donne a 2 anni e 11 mesi fa: 14 gennaio 2012, Daniela Merighetti in discesa a Cortina

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