Handanovic, che parate
Verratti leader, Kovacic piace, Dodò soffre Van der Wiel
Arretra per giocare il pallone e non ha mai idee banali. Dirige la manovra con personalità. Interrompe le azioni interiste e fa ripartire il Psg. Nella ripresa decide il match. Un paio di fiammate delle sue. Si inserisce e contrasta. Prezioso e inesauribile. Gira per tutto il campo, prova la conclusione e si inserisce. Pericoloso e spesso nel vivo. Si muove molto, ma Handanovic gli dice due volte no. Schiera le riserve, ma ha indicazioni positive. Bene il primo tempo, soprattutto quando deve chiudere. Tiene il campo come può, anche nel ruolo di terzino destro. Sicuro contro il temuto Ibra al quale concede poco. Nei duelli aerei si fa sentire. Sfiora l’1-1 e in difesa guida i giovani. In mezzo alla difesa senza imbarazzi. Sempre concentrato. Entra con la faccia tosta e sfiora il gol. Da terzino sinistro si disimpegna bene e si butta anche in avanti.
Soffre Van der Wiel. In mezzo al campo ha le idee chiare. Contrasta e allarga bene il gioco.
Porta il suo mattone e lotta.
Lavora duro e si rende utile.
Torna dopo 3 mesi e questo è già positivo. Non è al top e si vede, ma si impegna. Largo a destra, ci prova. Aiuta anche in fase difensiva.
Dà il suo contributo. Un grande assist per Icardi e qualche spunto... alla Kovacic. Gioca trequartista o comunque in proiezione offensiva. Riesce a pungere. Gli manca la br illantezza, non l’impegno. Un po’ emozionato. Si sacrifica.
Sbaglia due gol non da lui.
Poco servito, si vede poco. Buona Inter e anche le seconde linee danno risposte incoraggianti
Nessun episodio dubbio.