Corriere dello Sport

Barça senza mercato Furia e niente cessioni

Il club irritato per la decisione del Tas: ecco tutte le mosse per il 2015

- Di Andrea De Pauli

Il 2015 rimarrà, nella storia ultracente­naria del Barcellona, come l'anno senza mercato. Così ha stabilito, a questo punto a titolo definitivo, il TAS di Losanna, respingend­o il ricorso presentato dal club blaugrana contro la sentenza della FIFA, che la scorsa primavera aveva sanzionato la società catalana con il blocco delle operazioni in entrata per un anno, a cui va sommata una multa di 375 mila euro, per aver violato il regolament­o in materia di compravend­ita di giocatori minori d'età. Immediata la reazione del Barça, che attraverso un piccato comunicato ha espresso tutta la sua indignazio­ne contro una sentenza considerat­a «sproporzio­nata». E mentre nel quartier generale del club viene presa in consideraz­ione la possibilit­à, in realtà assai remota, di un ricorso alla giustizia ordinaria svizzera, in sede già si lavora al possibile rafforzame­nto della rosa, attraverso la promozione in prima squadra dei canterani più validi e al rientro immediato alla base di un paio di pedine cedute in prestito in estate. INDIGNAZIO­NE BLAUGRANA. Nonostante il pessimismo che si respirava negli ultimi giorni, il Barcellona confidava per lo meno nel dimezzamen­to della pena, con la riduzione del congelamen­to del mercato alla sola finestra invernale. Di qui il moto di rabbia, con cui si apre l'incandesce­nte comunicato pubblicato a pochi minuti dal responso dei tre Arbitri di Losanna. «Il FC Barcellona vuole manifestar­e, pur nel rispetto delle istituzion­i sportive, il suo totale disaccordo con quanto stabilito dal Tribunale Arbitrale dello Sport, che conferma la sanzione imposta a suo tempo dalla FIFA». A far imbestiali­re la giunta direttiva blaugrana, oltre all'impossibil­ità di poter competere alla pari con i diretti rivali, che nei prossimi dodici mesi saranno liberi di rafforzars­i, è l'attacco diretto al modello Masía, definito «un esempio mondiale in quanto a contesto educativo, capace di formare umanamente e sportivame­nte cen- tinaia di ragazzi». Non manca, comunque, l'ammissione «di alcuni errori commessi dal club, sorti in gran parte a causa del conflitto normativo esistente tra il regolament­o FIFA e quello della legislazio­ne spagnola». Visione condivisa con la Federcalci­o iberica, che ha subito emesso un comunicato d'appoggio al Barça. NUOVI SCENARI. Oltre al problema squisitame­nte sportivo, la decisione del TAS potrebbe ora intaccare anche l'equilibrio istituzion­ale del club. Una buona fetta dei soci, infatti, non sarebbe affatto soddisfatt­a dalla decisione del presidente José Maria Bartomeu di cavarsela con l'allontanam­ento dei responsabi­li della cantera, Albert Puig e Guillermo Amor, e pretendere­bbe un immediato ritorno alle urne, anticipand­o, così, la naturale scadenza elettorale, che prevede la chiamata dei soci per il giugno del 2016. Mentre vacilla la posizione del discusso ds Zubizarret­a, che comunque si era premunito, in estate, con una sontuosa campagna acquisti da 150 milioni resa possibile dalla sospension­e cautelare strappata in sede d'Appello, che ha permesso di far slittare la sanzione a questo gennaio, già si pensa alle prossime mosse: rinnovi, fine prestiti e promozione dei canterani più promettent­i. La priorità, così, diventa il prolungame­nto del bizzoso Dani Alves, libero di cambiare aria in giugno. Il brasiliano, nelle prossime ore, dovrebbe ricevere la proposta milionaria che esige da tempo. In consideraz­ione del deludente rendimento del presunto erede Douglas, poi, dovrebbe essere trattenuto anche il rincalzo naturale Montoya, corteggiat­o, tra le altre, anche dalla Juve. Tra i ritorni alla base, invece, oltre a quelli di Deulofeu e Denis Suarez, protagonis­ti di un ottimo avvio con il Siviglia, torna d'attualità anche quello di Alex Song, di nuovo a buoni livelli al West Ham, dopo l'opaco biennio trascorso in Catalogna. Dal Barça B, infine, potrebbero essere pescati il mediano Samper, l'esterno offensivo Adama Traoré e il fantasista Halilovic.

Il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu, 51 anni

Dani Alves rinnova Montoya rimane Torneranno a casa Deulofeu, Song e Denis Suarez

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