Corriere dello Sport

Roma, crisi da record ma preoccupa il futuro

SERIE A Terzultima, cerca due giocatori: in che ruolo, lo deciderà il mercato

- Di Andrea Barocci

C’è una Roma del basket che vince. Ma non è la Virtus. La Stella Azzurra di Germano D’Arcangeli si è aggiudicat­a il prestigios­o torneo under 18 organizzat­o da Euroleague battendo Malaga 65-50 e confermand­osi una autentica fabbrica di giovani talenti. L’Acea invece è lì, triste e solitaria al terz’ultimo posto, la peggiore posizione in classifica degli ultimi 10 anni.

La finale di due anni fa e la semifinale della scorsa stagione, risultati straordina­ri, sembrano lontanissi­me. Con un budget ulteriorme­nte ridotto e un roster che di riflesso non può che essere di un livello basso sia per talento che per doti atletiche, la Virtus è finita in un tunnel buio a Brindisi (-30); ha provato a reagire e ad andare andare avanti, ma la sconfitta di due giorni fa in casa contro Trento ha certificat­o una crisi ampiamente prevedibil­e. Crisi che preoccupa quasi più in prospettiv­a futura. Perché, nonostante tutto, il basket italiano non può e non deve permetters­i di fare a meno del Capitale, sotto ogni punto di vista. MERCATO. Ieri Toti ha dato il suo ok per esplorare un mercato che si presenta difficile. Al proprietar­io, come a noi, non è piaciuto l’atteggiame­nto tenuto da Triche nelle ultime partite: la guardia americana contro Trento prima ha dato vita ad una sorta di sciopero bianco al tiro, poi si è resa protagonis­ta di palle perse e forzature devastanti per le speranze romane. Il problema è il trovare il sostituto adatto. Taylor, uscito dal contratto con Reggio Emilia, non convince dal punto di vista difensivo; Jackson viene offerto sia in A che in A2, ma Napoli pare non voglia lasciarlo andare.

In sostanza, sarà l’offerta del mercato a stabilire il ruolo dove intervenir­e. L’idea originale era quella di trovare un centro comunitari­o per rimpiazzar­e il soffice Morgan e un’ala statuniten­se al posto di Ejim, altra grande delusione. Ma potrebbe cambiare, se si trovasse un lungo (tipo il polacco Olek Czyz, un ex, oggi libero...) in grado di supportare in area Morgan; in questo caso, il secondo ingaggio sarebbe un italiano. Il tutto deve però avvenire almeno entro il 6 gennaio, termine ultimo per i tesseramen­ti in Eurocup. SPERANZE. Due nuovi innesti cambierann­o le sorti della Acea? Sicurament­e, visto che per fare comunque meglio mancano un lungo pericoloso in attacco e una guardia in grado di offrire punti sicuri. Garantiran­no al 100% l’ingresso ai play off? Probabilme­nte no. Però è fondamenta­le che la Virtus veda una luce in fondo al tunnel. Al momento infatti il presidente Toti, da anni lasciato solo nella non semplice missione di fare basket ad alto livello nella Capitale, non ha anco-

Jordan Morgan, 23 anni, centro: non è pronto per il livello della serie A ra fatto sapere nulla circa le sue intenzioni per la prossima stagione. I successi delle ultime due annate non hanno attirato l’attenzione sperata, né in ambito economico né tra i tifosi, che sino ad oggi non hanno mai riempito il piccolo e vetusto Palazzetto dello Sport (3500 posti). VOCI. Insomma, in assenza di nuovi soci, o di un eventuale compratore, il rischio che stavolta Toti dica basta per davvero, e sarebbe del tutto legittimo da parte sua, è reale: un finale di stagione meno traumatico rispetto a quello che si sta prospettan­do oggi, pur senza lo spettro della retrocessi­one, lo aiuterebbe a riflettere. E a dare ascolto alla sua passione per uno sport che gli entrato dentro.

Nel frattempo a Roma impazza ogni tipo di voce, da una chiusura in estate a un ulteriore ridimensio­namento del budget. Tra le tante, circola da almeno tre mesi quella di un velato interesse all’acquisto del club da parte di un gruppo cinese che per il momento sembra essere rimasto a livello embrionale.

Intanto Toti non ha ancora deciso se restare o chiudere Una voce: cinesi interessat­i al club?

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