Vacanze finite, anzi mai iniziate
Un’esibizione dopo l’altra, top player sempre in campo: da oggi anche Fognini in Thailandia
Altro che riposo, altro che offseason: il tennis non si ferma mai. E quando non ci sono i tornei, sotto con le esibizioni, ovvero le ferie strapagate di campioni e campioncini. L’ultima tappa sul calendario ufficiale 2014 era segnata al 23 novembre, con la finale di Coppa Davis. La prossima settimana già si ricomincia a Brisbane, Chennai e Doha, ma in realtà si è giocato - e molto - anche a dicembre.
Sì, perché se per anni i tennisti, soprattutto i top player, si sono lamentati di un calendario troppo lungo e fitto di appuntamenti, appena sono stati accontentati in compenso ne hanno approfittato per fare cassa con match di esibizione lautamente remunerati. Eventi che certo non sono stressanti come i tornei Atp e Wta, ma richiedono comun- que spostamenti e impegni.
A dicembre la scena tennistica se l’è presa ad esempio la Iptl (International Tennis premier League), la Lega asiatica a squadre che si è dipanata fra l’India, le Filippine Singapore e Dubai, coinvolgendo fra gli altri - con cachet anche da un milione di dolla- ri a incontro - Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray, Jo-Wilfried Tsonga (che pure pochi giorni prima aveva rinunciato per infortunio a scendere in campo nella finale di Davis), Andy Murray, Serena Williams, Maria Sharapova. E Marin Cilic, il campione in carica degli Us Open, che a quanto pare anche giocando in scioltezza si è fatto male alla spalla, tanto che è stato costretto a rinunciare a Brisbane ed è in dubbio per gli Australian Open: proprio indolori, pare di capire, le esibizioni non sono.
Da domani al 2 gennaio in un favoloso resort tailandese a Hua Hin saranno invece di turno il nostro Fabio Fognini, David Ferrer, Milos Raonic, Tomas Berdych, John Isner e Richard Gasquet, i protagonisti del “World Tennis Thailand Championship”. Un “giochetto” da 2 milioni di dollari che distribuirà 10 mila dollari a partita vinta e 40.000 (più bonus) al vincitore finale.
E non è finita: dall’1 gennaio ad Abu Dhabi parte la “Mubadala World Tennis Championships”, altra suc-
Fabio Fognini, 27 anni, in Thailandia con Flavia Pennetta, 32 culenta kermesse finanziata dai petroldollari degli emiri. L’appuntamento arabo dal 2009 si incarica di stappare l’annata del tennis e quest’anno mette in cartellone il n.1 del mondo Novak Djokovic, il n.3 e campione uscente degli Australian Open Stan Wawrinka, Andy Murray e soprattutto Rafael Nadal, al ritorno in campo dopo il lungo infortunio.
All’appello manca Federer? Macché: il Genio sarà in campo il 12 gennaio a Sydney quando con Lleyton Hewitt sperimenterà un nuo- vo formato di gioco (cinque set ai quattro game, con tiebreak sul 3 pari, niente let sul servizio, punto decisivo sul 40 pari), ovviemente in una partita amichevole e ben retribuita. «Un punto di svolta destinato a cambiare il tennis, specie a livello di club», assicura Craig Tiley, boss della federazione australiana, e fa un po’ specie che a sponsorizzare la rivoluzionaria esibizione sia il capo della federazione che nelle stessa settimana ospita un torneo “normale”.
Stranezze del tennis-business a cui ormai abbiamo fatto l’abitudine. Tutto lecito, per carità. A patto che nessuno, da gennaio in poi, si azzardi a lamentarsi di quel nastro di Moebius, di quella striscia senza fine che è diventato il calendario del tennis.
Fabio debutta con Isner: si gioca in un resort che in tre giorni mette in palio ben 2 milioni di $ Djokovic, Nadal & c. ad Abu Dhabi da domani. Federer il 12 a Sydney con regole alternative