E dietro l’Apache c’è Kia, messo al bando dalla Fifa
E’ nato a Teheran ma non si sa quando, ha nazionalità canadese e britannica, fece decollare la carriera di Carlitos
TORINO - C’è un uomo dietro ogni momento significativo della carriera di Carlos Tevez. E’ Kiavash Joorabchian, per tutti Kia, agente del campione argentino della Juventus, che ne ha accompagnato tutti i trasferimenti importanti della carriera. Agente, come viene comunemente descritto, anche se non possiede la licenza per esercitare tale professione. Joorabchian è un personaggio controverso e per certi versi misterioso. La sua biografia racconta che è nato a Teheran, è dunque di origine iraniana, ha doppia nazionalità, canadese e britannica, ma di lui si danno due date di nascita, il 14 luglio e il 25 luglio 1971. Di professione uomo d’affari formatosi in Inghilterra, fan dell’Arsenal in gioventù, prima lavora per il padre, venditore di auto, poi come trader all’International Petroleum Exchange di Lon- dra, con una parentesi successiva a New York, con una società di investimenti registrata alle Isole Vergini Britanniche. FOOTBALL. La passione per il calcio però è forte e nel 2004 Kia sbarca nel mondo del pallone attraverso la Media Sports Investments, un fondo di investimento anche questo basato nel paradiso fiscale delle Isole Vergini. Attraverso la MSI mette a segno la scalata del Corinthians, lo storico club bianconero di San Paolo. Stipula un accordo decennale in base al quale assicura alla squadra paulista 35 milioni di dollari, 20 dei quali a copertura dei debiti, in cambio del 51% dei futuri profitti. Kia accresce il suo potere all’interno del Corinthians, i ricavi si impennano, e lui porta al Timao fior di giocatori, tra cui proprio Tevez. E’ il primo passaggio importante della
Carlos Tevez a cena con Galliani e Joorabchian. Ma poi il trasferimento al Milan non si concretizzò carriera dell’Apache, cresciuto nel Boca Juniors. Il trasferimento si compie per circa 22 milioni di dollari ma genera diversi interrogativi in Brasile, si discute sui passaggi di denaro non proprio limpidi tra le parti coinvolte. Così come non sempre limpidi i personaggi con cui Kia intrattiene rapporti d’affari.
Al Corinthians arriva, tra gli altri, anche Javer Mascherano, ora al Barcellona. Con il fondo d’investimento, Joorabchian possiede una parte o tutti i diritti economici dei giocatori che muove. Sono le co- siddette «Third party ownership» che la Fifa ha recentemente bandito. E che la Premier League inglese ha vietato dopo il trasferimento avvenuto nell’estate 2006 proprio di Tevez e Mascherano dal Corinthians al West Ham e orchestrato da Kia, attraverso quattro società facenti a capo a lui. Nell’aprile 2007 la Federcalcio inglese decide di multare gli Hammers di 5,5 milioni di sterline per irregolarità nei contratti e nelle clausole relative. GALLIANI AMICO. Tevez poi prosegue la carriera e vola a Manchester, prima sponda United e poi sponda City. Anche la carriera di Joorabchian continua e la sua influenza sul mercato cresce. In Italia un suo fidato interlocutore per gli affari è Adriano Galliani. Famosa la foto del gennaio 2012 che ritrae proprio Kia, l’ad rossone- ro e Tevez a tavola a Rio de Janeiro per imbastire il passaggio dell’Apache al Milan. Trasferimento sfumato proprio all’ultimo respiro dopo che si bloccò i passaggio di Pato al Paris Saint Germain. In rossonero è arrivato invece un altro suo assistito, Adel Taarabt, lo scorso anno. Carlitos è invece arrivato a Torino a metà 2013 e Kia c’era nel giorno della presentazione allo Stadium.
Non è persona di tante parole. Così disse a metà novembre 2014 sul futuro di Tevez: «Carlos alla Juventus è molto, molto felice. Ama il club e si trova molto bene a Torino. Rinnovo? Cerchiamo di andarci cauti, la situazione per il momento è tranquilla, Carlos ha ancora un anno e mezzo di contratto. Ne parleremo, ci sarà tempo per farlo con Marotta».
Ideò i contratti con la terza parte di proprietà che sono stati poi giudicati irregolari