Corriere dello Sport

Manfredini: «Questa Roma mi piace la Juve in crisi»

- ANSA g.d’u.

Pallotta con Manfredini

- In quella Roma che 54 anni fa andò a segno ventisei volte nelle prime dieci partite la fece da padrone Pedro Manfredini, detto Piedone per via di una foto che fece epoca. L’argentino trapiantat­o a Roma realizzò quindici reti, più della metà di quel bottino. Oggi Manfredini ha ottanta anni, vive a Ostia, dove la figlia con il marito gestisce «uno dei più grandi stabilimen­ti d’Europa». Manfredini, perché quella Roma segnava così tanto? «Perché c’ero io... Quella era una bella squadra, anche Lojacono se la cavava. E’ bello sapere che ancora resiste quel record». Questa Roma le piace? «La seguo sempre, sono tifoso. E’ cambiata tanto rispetto ai miei tempi. Prima si giocava a ritmi più lenti. Il calcio cambia ogni anno e la Roma quest’anno è cresciuta. Mentre la Juve è sparita, non era mai successo che si ritrovasse così in basso. E questa è una grande occasione». Lei da quando è arrivato non se n’è più andato. «All’inizio abitavo a Roma, poi mi sono trasferito a Ostia. Abbiamo questo stabilimen­to dove vengono Totti, De Rossi, altri calciatori. Ma anche cantanti e attori. E’ un punto di ritrovo. La Roma la vedo in tv, allo stadio non vado più, ho subito un piccolo intervento, mi muovo meno». Alla Roma è mancato per anni un grande centravant­i, oggi c’è Dzeko. E’ diverso da lei? «Ascolti, non troverà mai un centravant­i uguale a un altro. Ognuno ha le sue caratteris­tiche, diverse dalle altre. Anche Balbo che veniva dall’Argentina come me era diverso. Puoi trovare terzini, ali o centrocamp­isti che si assomiglia­no, ma ogni centravant­i è differente dall’altro».

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