Corriere dello Sport

«Per Bach siamo credibili»

«Il numero 1 del Cio ha chiesto notizie sui siti olimpici»

- F.fa.

Tanti motori nel suo passato, e ora che il Cavallino s’è quotato con successo in Borsa? «Orgoglioso di aver preso la Ferrari nel 1991 sull’orlo della cassa integrazio­ne e vedere che dopo 24 anni è quotata a Wall Street come un brand di lusso». A proposito di motori, concorda con la punizione a Rossi? «E’ stato un errore. Prima allora andava punito Marquez per il suo ostruzioni­smo esasperato». Qui ha portato un sogno, come lo spiega per convincere chi dovrà votarci? «Roma 2024 sarà una festa dello sport, della cultura, dell’arte, della tecnologia e della sostenibil­ità con scelte concordate con tutte le organizzaz­ioni ambientali­ste. Dovrà lasciare una forte eredità ai nostri figli. Al centro ci saranno sempre gli atleti. Potranno godere delle bellezze italiane, andare in un’ora di treno a Firenze o agli scavi di Pompei. Vogliamo offrire la grandezza di un passato e la visione di un futuro». Maratona attraverso Vaticano, Sinagoga e Moschea, con arrivo sotto l’Arco di Costantino, beach volley al Circo Massimo e ciclismo su via dei Fori Imperiali, e poi? «La chiusura totale delle auto ai Fori voluta da Marino ci aiuta a realizzare qualcosa di unico «Abbiamo interessat­o sette città, anche Milano». Che sembra aver superato Roma nell’eterna sfida tra le due metropoli, almeno in legalità «Grazie anche al successo dell’Expo. Roma oggi ha bisogno di vincere questa sfida. Come premio non avrà la medaglia, ma una crescita a beneficio di tutti».

Rossi-Marquez «Un errore punire Valentino. Prima andava sanzionato Marc per il suo ostruzioni­smo» La Ferrari «Orgoglioso di averla presa in crisi nel 1991 e vedere che ora è quotata a Wall Street»

- «Un incontro molto positivo: Anche il presidente del Cio ci ha confermato come Roma 2024 goda di incondizio­nato rispetto e credibilit­à». Così Giovanni Malagò al termine del meeting privato con il presidente del Cio. Nel quale il presidente del Coni, Montezemol­o e Mario Pescante, hanno fatto il punto sull'andamento del dossier Roma 2024. Bach ha apprezzato in particolar­e il coordiname­nto con le associazio­ni ambientali­stiche, ma ha anche L’incontro a Washington tra il presidente del Cio Thomas Bach, 61 anni, e Luca Montezemol­o, 68, cui hanno preso parte Mario Pescante, 77, e Giovanni Malagò, 56. In alto, Montezemol­o chiesto lumi (ovviamente) sui possibili sbocchi della crisi in Campidogli­o.

«Siamo stati noi a informarlo di quanto sta accadendo in Comune - ha spiegato Malagò Una crisi che stiamo seguendo com'è logico da spettatori super interessat­i. Allo stesso tempo lo abbiamo tranquilli­zzato perché riteniamo che a breve si possa arrivare a una soluzione definitiva». Come, non è stato specificat­o. A detta di Pescante, però, sembra che Bach sia preoccupat­o del dopo Marino e dell'impatto sulla candidatur­a che potrebbe avere il nuovo sindaco frutto dell'elezione al momento prevista in primavera. Bach ha elogiato i vertici del comitato promotore per l'unità costruita intorno a Roma 2024, dal presidente della Repubblica, al Governo, Coni e Regione. «Ci ha chiesto anche degli ultimi sviluppi sulla scelta dei siti gara - ha ricordato Malagò - e ha apprezzato anche il coordiname­nto con Università e scuole».

Bach ha anche annunciato un fondo di 200 milioni per l'utilizzo di impianti sportivi da parte dei milioni di rifugiati presenti nel mondo. Molti di loro erano atleti nei loro Paesi. Per questo Bach ha aperto le porte di Rio 2016, dove potranno gareggiare sotto la bandiera a 5 cerchi: «Anche noi faremo la nostra parte, per favorire l'integrazio­ne nei luoghi sportivi anche ai rifugiati presenti in Italia», la promessa di Malagò.

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