ZANIOLO 2024 C’È LA FIRMA
«Innamorato di Roma e di questa maglia»
«Dai, torna indietro: chiudiamo». E’ andata più o meno così, dopo quattro incontri in quattro giorni diversi che avevano avvicinato il rinnovo senza certificare l’accordo: Guido Fienga ha chiamato il procuratore Vigorelli che era già diretto alla stazione Termini, chiedendogli di riprendere la trattativa. Altro giro, altra musica. Il risultato è che all’ora di cena, a un centimetro da Ferragosto, la Roma ha ufficializzato il nuovo contratto di Nicolò Zaniolo: prolungamento fino al 2024.
TENSIONI. Non è stata una negoziazione semplice come la velocità delle operazioni potrebbe lasciar immaginare. In realtà ci sono stati diversi momenti in cui l’intesa sembrava distante. Anche ieri mattina, quando le parti avevano deciso di aggiornarsi dopo una pausa di riflessione: ballavano ancora circa 200.000 euro tra domanda e offerta. Ma la volontà comune era raggiungere un’intesa. E’ bastato il classico buonsenso per raggiungerla. Tra parte fissa e bonus comodi, Zaniolo guadagnerà circa 1,7 milioni netti a stagione. Qualcosa in meno di quanto gli aveva promesso Monchi e di quanto avrebbe desiderato, ma molto di più di ciò che il contratto attuale gli garantiva (300.000 più i premi).
CIAO MERCATO. Il brindisi estivo, con tanto di foto celebrative, chiude definitivamente uno dei casi più controversi del mercato: per parecchio Zaniolo è stato vicino all’addio, con Tottenham e Juventus in veste di autorevoli estimatori. Ma quando la Roma ha capito che non sarebbe stato conveniente vendere un giovane talento emergente a cifre “normali”, dopo una sola annata da professionista, ha creato le premesse per continuare un cammino virtuoso.
ALLEGRIA. «Era quello che volevo - ha detto Zaniolo dopo l’annuncio - Se era stato facile scegliere la Roma un anno fa, lo è ancora più oggi dopo una stagione che mi ha permesso di innamorarmi di questi colori e di questa città. Ora potrò legarmi ancora di più a questo club». Anche Fienga ovviamente ha espresso soddisfazione per l’accordo. Ma il più felice di tutti era Gianluca Petrachi, che ha presenziato a tutte le riunioni. Il suo ruolo di padre burbero, che ha prima bacchettato e poi rincuorato Zaniolo, è stato utile a favorire l’avvicinamento. Il giocatore ha capito che nella Roma, con umiltà e disciplina, potrà recitare un ruolo di primo piano nella stagione che si concluderà con l’Europeo. Se avesse scelto di andare via, avrebbe trovato molta concorrenza rischiando di compromettere l’ascesa verso la Nazionale.
TREQUARTISTA. Al resto, nella fase più turbolenta, ha pensato l’allenatore: Paulo Fonseca, dal primo colloquio privato, ha promesso a Zaniolo una collocazione tattica e un’importanza strategica molto gratificanti. Nel 4-2-31 di nuova impostazione, Nicolò potrà giocare quasi sempre trequartista, con libertà di spaziare sulle fasce come si è visto nell’amichevole contro il Real Madrid. Un buon inizio, un nuovo inizio.
Piaceva alla Juve e ai club inglesi, lui sgombra il campo: «Quello che volevo»