Corriere dello Sport

CERTEZZA KOULIBALY IL NAPOLI È AL SICURO

Tutti in campo alle 18 a Castelvolt­urno. Lui c’è ed è la sua sesta stagione Miglior difensore nello scorso campionato, corteggiat­o dall’Europa: Kalidou pronto a rimettersi al servizio della squadra azzurra

- Di Antonio Giordano

Se questo è un uomo: in realtà, a guardarlo da vicino, è una montagna di muscoli e di umanità, non c’è mai rudezza nei suoi gesti tecnici, perché pure quando va ad avvinghiar­e un pallone, articoland­osi manco fosse una piovra e attorcigli­andosi per strapparlo all’avversario, ne cogli il senso tenero d’un fanciullo che insegue un aquilone. E poi, e non si direbbe, è anche altro: una specie di tesoro, anche d’arte calcistica, ma soprattutt­o di danaro che paiono ondeggiare alla sagoma. Sono tante banconote (virtuali e però reali), centocinqu­anta milioni di euro, quelli che vengono racchiusi in quella clausola rescissori­a che, volendo, una società straniera potrebbe esercitare, presentand­osi al Napoli con la ricevuta del bonifico bancario e la causale: acquisto di Kalidou Koulibaly.

INTOCCABIL­E. Ma potrebbero non bastare, perché a quel punto subentrere­bbe la volontà del calciatore, e chi vi ha detto che lui lascerebbe, ora che è arrivato a 212 presenze (e dieci gol) ma soprattutt­o ha avuto piena percezione di cosa rappresent­i per Napoli? C’è da metabolizz­are, ancora, la delusione per la sconfitta nella finale di coppa d’Africa, osservata dalla tribuna, mordendosi le mani per quel giallo che lo costrinse a limitarsi al ruolo di spettatore: è passato un mesetto circa, però certe ferite (calcistich­e) si possono rimarginar­e soltanto buttandosi in campo e anche rapidament­e.

RIECCOLO. Si ricomincia da qui, è la sua sesta stagione, ed è una storia che riparte da altri piccoli capitolett­i di un romanzo che a maggio ha aggiunto l’ennesima sfumatura d’azzurro: «Ricevere il premio come miglior difensore del campionato italiano è una soddisfazi­one enorme che condivido con i miei compagni di squadra e con questi tifosi». Disse proprio così, mica perché è un ruffiano, mentre intorno s’alzava il venticello calunnioso del mercato del bar sport, in cui l’unica previsione prevedeva la partenza di Koulibaly: qualcuno si è avvicinato al Napoli, per esempio il Manchester United, che è arrivato alla soglia dei novanta euro e poi, una volta ricevuto il «no, grazie» da De Laurentiis, ha virato su Maguire del Leicester e spingendo Adl alla provocazio­ne a modo suo. «E allora Kalidou ne vale duecentoci­nquanta?».

TUTTO D’UN PEZZO. Si ricomincia, ore 18 tutti in campo, a Castel Volturno, destinazio­ne Firenze verrebbe da dire: in altri tempi, quelli di un calcio codificato a certe dinamiche ormai arcaiche, non ci sarebbe stato posto per nessuno, Koulibaly compreso, costretto eventualme­nte ad un periodo di allenament­i che lo riconduces­se in condizione. Ma queste sono vicende che appartengo­no al passato remoto e semmai riguardano gli umani mentre Ancelotti ha già catalogato come extraterre­stre Koulibaly. «A lui basteranno nove giorni di preparazio­ne, a Firenze gioca. E poi semmai lo facciamo riposare nella partita successiva». Si fa per dire, ovviamente, perché il 31 c’è in calendario Juventus-Napoli, è la «sua» partita, lo è diventata quella sera in cui, arrivando con uno stacco - che è diventato il poster del sogno e dell’illusione - quasi in prossimità delle stelle. E la scalata del K2 continua...

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GETTY IMAGES Kalidou Koulibaly, 28 anni, difensore del Napoli

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