Il Daspo sale fino a 10 anni per i recidivi Arriva quello estero. Occhi sui club
Il Daspo è lo strumento su cui si è concentrato di più il decreto sicurezza bis, essendo la misura punitiva e, contestualmente, il deterrente più efficaci. Per i recidivi, che rischiavano una estensione tra i 5 e gli 8 anni, la misura è stata alzata da 6 a 10. Si amplia il divieto per le società sportive, di concedere biglietti o altre agevolazioni, o contrattare i soggetti raggiunti da Daspo e misure di prevenzione.
ESTERO. Negli inserimenti definiti all’art. 13 del decreto ecco comparire il Daspo estero. Due gli aspetti: da un lato, si chiarisce che i provvedimenti analoghi al Daspo negli altri stati dell’Unione europea sono applicabili in Italia. Poi viene precisato come i fatti commessi all’estero possono essere accertati anche dalle Forze di polizia italiane e questo supera le difficoltà a volte riscontrate nell’ interscambio informativo con le polizie estere.
URBANO. E’ stato circostanziato in maniera ancora più particolareggiata il ruolo del Daspo urbano che “collega” le figure di reato commesse nel corso di manifestazioni pubbliche (tra cui si aggiunge la rissa) a quelle compiute negli stadi e quindi estende il divieto di partecipazione da una parte e dall’altra (gare e cortei) ritenendo le due situazioni contigue in quanto riferite a luoghi aperti ad una ampia frequenza di pubblico. infine viene definito meglio il provvedimento di riabilitazione che il Questore concede per poter considerare del tutto superato il Daspo.