L’OMBRA DI NEY SU BARÇA E REAL
Le due grandi pressano il Psg per prendersi l’asso brasiliano
Con 8 scudetti conquistati negli ultimi 11 anni, i campioni uscenti del Barça rimangono il chiaro avversario da battere. La scorsa edizione del torneo ha visto i catalani dominare dall’inizio alla fine, chiudendo con ben 11 lunghezze di vantaggio sull’Atletico e 19 sugli eterni rivali del Real. Gap che potrebbe essere pure aumentato in virtù degli arrivi di De Jong e di Griezmann scippato proprio ai primi inseguitori colchoneros. E le distanze potrebbero farsi addirittura abissali, in caso di un clamoroso ritorno di Neymar. A meno che il brasiliano, che il Paris Saint Germain ha deciso di appartare dal gruppo finché non venga definita una volta per tutte la sua situazione, non decida di propendere per l’ipotesi merengue e, in questo caso, gli equilibri potrebbero registrare un gustoso riassestamento.
TOCCA A NEY. Proprio sul fronte Neymar, nel frattempo, si registra l’ultima novità, che vede il presidente del Barça, Bartomeu, che si sottrae all’attesa due giorni organizzata, a partire da oggi a Liverpool, dall’Associazione dei Club Europei. In questa sede il numero uno blaugrana avrebbe dovuto incontrarsi finalmente con il pari grado del Psg, Nasser Al-Khelaifi. Occasione d’oro per accorciare le distanze dopo il viaggio lampo a Parigi del ds Eric Abidal, che martedì scorso ha provato a imbastire una seria trattativa con Leonardo per il ritorno in Catalogna di O’Ney. Chiacchierata che ha evidenziato ancora una significativa differenza tra le pretese dei campioni di Francia (250 milioni cash) e quelli di Spagna, che offrono Coutinho più una somma di denaro in discussione o lo scenario di un prestito oneroso, con riscatto obbligatorio per la prossima estate. Per pressare un po’ gli interlocutori, Leo pare aver insistito sul serio interesse del Real, sempre che i blancos si mostrino disposti a inserire nella trattativa Vincius e Modric. A quanto pare, però, le merengues non sembrano disposte a sacrificare il talentino brasiliano, mentre nel caso del croato è lo stesso calciatore a non mostrarsi così convinto. Si attende una chiara presa di posizione da parte di Neymar.
LE MADRILENE. Scenario precario, che intrica ulteriormente il complicatissimo lavoro di Zidane, impegnato a trovare una nuova quadratura del cerchio a un Real che fatica ancora a trovare la miglior collocazione ai nuovi rinforzi Hazard, Jovic e Militao, come evidenziato dalla tutt’altro che brillante estate, che ha registrato ben 3 sconfitte in 7 uscite, tra cui quella ai rigori nel recente confronto dell’Olimpico con la Roma. Promettono bene, anzi benissimo, invece, i cugini dell’Atletico sebbene rappresentino quel che si suole definire un cantiere aperto. Smantellato praticamente l’intero pacchetto difensivo (Godin, Juanfran, Filipe Luis e Lucas Hernandez), a cui si sono aggiunti pure Rodri e, appunto, il Petit Diable, sono arrivati i vari Trippier, Lodi, Felipe, Hermoso, Hector Herrera e, soprattutto, il gioiellino portoghese Joao Felix, grande protagonista del 7-3 estivo inflitto al Real e del successo nella recente amichevole con la Juventus.
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