Corriere dello Sport

NEL BARI GRANDI FIRME CHIEDE SPAZIO FLORIANO

L’attacco biancoross­o è atomico è anche il “tedesco” vuole fare la sua parte. Con grandi progetti

- di Filippo Fasano

Trentatré anni compiuti ieri e tanta voglia di confermars­i protagonis­ta con la maglia del Bari. Superato l'infortunio alla caviglia patito all'inizio del ritiro, Roberto Floriano è rimasto in panchina, contro la Paganese, ma è ormai abile e arruolabil­e. Ed è pronto a ritagliars­i uno spazio importante anche in Serie C, stavolta con un numero diverso sulle spalle, il più ambito di tutti.

Ceduto il sette ad Antenucci, l'attaccante tedesco-salentino si è assunto l'onere e l'onore di indossare il dieci, sino all'anno scorso prerogativ­a di Ciccio Brienza. Non ci poteva essere scelta migliore, per ribadire la centralità di Floriano nel nuovo progetto tecnico di Cornacchin­i.

SEMPRE DECISIVO. In serie D il giocatore nato ad Albstadt-Ebingen si è rivelato un vero mattatore, proprio come ci si aspettache va quando era stato ingaggiato in fretta e furia un anno fa, assieme a tutti i suoi compagni. Per una categoria che gli stava larga e in un girone da vincere a mani basse. E così è stato, nonostante i limiti di continuità e qualche noia muscolare a dosarne le accelerazi­oni. Con la forza dei numeri a certificar­ne l'importanza, in una cavalcata decisa e perentoria: tredici reti ed otto assist in ventotto presenze di stagione regolare. Praticamen­te, un gol ogni due partite.

Il primo, il più atteso. già all'esordio di Messina, dove Floriano battezzò il nuovo corso biancoross­o, offrendo la percezione di un percorso in discesa. In fondo, non ci si poteva aspettare che un simile impatto, da un calciatore qualche mese prima, in serie B e con la maglia del Foggia, aveva rinviato ai playoff la promozione del Frosinone. Ancora pochi secondi e i laziali avrebbero festeggiat­o il ritorno in A. Ma non avevano fatto i conti con Floriano, involatosi in contropied­e allo scadere: tocco sotto sull'uscita del portiere, gol e pareggio. Una prodezza che promosse il Parma e rimandò i sogni di gloria dei ciociari.

Segnare e farsi maledire: era accaduto anche al San Nicola, all'alba della stagione 15-16. Decise un derby da avversario, sempre in maglia rossonera: finì 2-1 contro il Bari di Nicola.

CERCASI CONTINUITÀ. Rieccolo in Serie C, campionato che Floriano non ha mai vinto pur facendo molto bene, e non più tardi di tre anni fa. Stagione 2016-2017, nelle file della Carrarese: undici reti e dieci assist, la base su cui i toscani centrarono la salvezza, sia pure passando attraverso i playout.

In biancoross­o lo attende un torneo di ben altro profilo, in un Bari “grandi firme” che punta forte su di lui. Sulla trequarti, a sostegno di un unico terminale, o in un tridente d'attacco che mescoli classe e fiuto del gol. Proprio come quello immortalat­o in spiaggia da Mirco Antenucci e pubblicato su Instagram qualche giorno fa: il bomber molisano a destra, l'ex Nicola Ventola al centro. E a sinistra Floriano, beato fra i campioni. Ma ora lo reclama il campo: le fortune del Bari passano anche dalla sua continuità.

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MOSCA Roberto Floriano, 33 anni, attaccante del Bari

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