ROMULO ZITTISCE UDINE
Tonali ispira, l’ex genoano regala i tre punti al Brescia Lasagna troppo isolato, poco pericolosa l’Udinese
Una brutta Udinese, alla sua terza sconfitta di seguito, favorisce il riscatto del Brescia, ma non dobbiamo sminuire i meriti della formazione di Corini, protagonista di una gara accorta, intelligente, propositiva. Ha vinto semplicemente la squadra più… squadra che ha avuto (anche se in un match avaro di emozioni) le occasioni più ghiotte per segnare. Nei bresciani ha funzionato, eccome, il collettivo, si è ammirato un gruppo reattivo, che arrivava sempre per primo sulle seconde palle, ma un plauso spetta a Tonali, la mente dei lombardi che ha dato vivacità alla manovra, ha recuperato un’infinità di palloni, ha messo alle corde il centrocampo dei friulani. Nell’Udinese pochissimi si sono salvati basti pensare che Joronen è stato scarsamente impegnato, anche perché protetto da una difesa gagliarda. Ad un certo punto sembrava che il vento si fosse messo a spingere alle spalle dell’Udinese, chiaro il riferimento al rigore assegnato ai bianconeri da Valeri al 3’ della ripresa per un fallo di Cistena su Pussetto. Il Var ha però corretto quello che sarebbe stato un errore da parte del fischietto romano, il fallo è stato commesso poco prima dell’area. Sulla punizione di Jajalo, Joronen ha compiuto l’unica degna parata del suo pomeriggio. Dopo quell’episodio si è visto soprattutto il Brescia che è passato al 12’ con Romulo che dai venti metri, senza essere affrontato dai centrali bianconeri, ha concluso radente con Musso impotente anche perché beffato da una deviazione di De Maio. Che fosse una giornata balorda per i friulani che sono riusciti a cancellare quanto di buono fatto a livello di prestazione nelle prime tre giornate, lo si era capito dopo 4’ quando De Maio su passaggio di Becao, si è fatto carpire il pallone da Donnarumma, ma Musso è stato bravissimo a sventare il tiro a colpo sicuro da tre metri del bomber del Brescia. Il primo tempo è parso comunque modesto, con il Brescia sicuramente migliore; poi nella ripresa, a parte l’azione del rigore dato e non dato, si è ammirata l’organizzazione di gioco degli ospiti tra cui è piaciuto pure Romulo. Tudor probabilmente avrebbe dovuto inserire prima Barak, Okaka, soprattutto Nestorovski, dopo che per due terzi di gara Lasagna è parso troppo isolato.