Marc, solita pole ma vola l’Aprilia
In dodici mesi le cose possono cambiare radicalmente. Un anno fa nelle prime due piazzole di partenza c’erano due Ducati, con Lorenzo in pole e Dovizioso al suo fianco. Rossi al termine della gara, chiuse con una non certo esaltante ottava piazza, risultando il miglior pilota Yamaha al traguardo. Al termine delle qualifiche il mondo è cambiato. Dovizioso è decimo, Rossi è sesto, ma è il terzo pilota Yamaha in graduatoria. «La MotoGP ha un livello altissimo - commenta Dovizioso - siamo tutti vicini e sicuramente messi meglio rispetto a Misano, ma soffriamo per il poco grip».
E così ci si ritrova indietro in classifica. Con il solito Marquez debordante, in pole senza nemmeno rischiare più di tanto e soddisfatto di stare davanti senza sforzo apparente alle Yamaha di Quartararo e Viñales, la sola sorpresa arriva dalla notevole giornata vissuta da Aprilia. Due piloti in Q2, per la prima volta nella storia recente della Casa italiana con Aleix Espargaro che si piazza quinto davanti e Rossi e Dovizioso e Andrea Iannone che chiude 11esimo e soddisfatto nonostante una spalla in disordine e dolorante.
La rinascita dell’Aprilia, dopo una stagione non proprio esaltante è bene spiegata da Espargaro, padre affettuoso e pilota grintosissimo. «In qualifica ho fatto un giro veramente al limite, ho spinto forte rischiando qualcosa ma alla fine la posizione di partenza è molto buona. Sono fiducioso anche per la gara: nelle simulazioni abbiamo migliorato il consumo della gomma posteriore morbida e questo potrebbe aiutarci nella seconda metà di gara. Credo che, escludendo Marc, ci siano molti piloti con un passo simile. Sarà importante rimanere nel gruppo di testa per poi provarci sul finale, un buon risultato prima delle trasferte asiatiche sarebbe un bel boost di morale per me e per tutti i ragazzi che lavorano a questo progetto».
Andrea Iannone ha una certezza: «Aprilia su questo tracciato ha un feeling particolare ed è una buona occasione per fare bene». Potrebbe essere l’occasione buona per i piloti e per il team.
Tornando ad un anno fa ci sono due cose da chiarire: alla fine della gara sul gradino più alto del podio salì Marc Marquez, ovviamente superfavorito per la gara. Jorge Lorenzo invece si accomoda in 20esima piazza, giusto dietro al collaudatore KTM Mika Kallio. Un po’ la sintesi di una stagione nella quale le cose cambiano in fretta, gli equilibri cambiano spesso ma che alla fine vede spesso e volentieri Marquez festeggiare sul podio mentre suona la Marcia Reale.