Corriere dello Sport

Emre Can deluso «Alla Juventus non sono felice»

«Grazie a Löw: sono qui pure se Sarri mi ha impiegato poco»

- TORINO di Nicola Balice

C' è un Emre Can alla Juve e un Emre Can in Germania. Quello della nazionale tedesca ha giocato titolare in amichevole contro l'Argentina, novanta minuti di sostanza, più di quanto non sia riuscito a colleziona­re in stagione con la maglia bianconera, con la quale è fermo a 78 minuti. E quando arriva nel ritiro della Germania, ecco che Emre Can trova anche il modo di parlare senza troppi peli sulla lingua. Se la volta precedente si era espresso in maniera piuttosto dura nei confronti della società bianconera a proposito dell'esclusione dalla lista Champions (salvo poi fare retromarci­a via social), nel post Germania-Argentina sono arrivate nuove dichiarazi­oni che fanno capire come Emre Can sia tutt'altro che contento di come si sia sviluppand­o la sua stagione alla corte di Maurizio Sarri.

NON E' FELICE. «Non sono felice in questo momento, non gioco molto a differenza della scorsa stagione quando fui impegnato anche in partite importanti per la Juventus offrendo un buon rendimento», così il centrocamp­ista tedesco analizza la situazione, senza nascondere la sua delusione e magari un pizzico di nostalgia per quel ruolo da protagonis­ta che si era ritagliato sotto la gestione di Max Allegri. Ma allo stesso tempo guarda con fiducia al futuro, convinto com'è di riuscire a ritagliars­i più spazio: «In questa stagione non ho avuto molte occasioni, ma ora penso che quando tornerò nel mio club avrò di nuovo delle possibilit­à di giocare». Emre Can poi ringrazia il ct tedesco Joachim Löw, che al contrario gli sta dando nuovamente fiducia: «Sono decisament­e grato a Löw, perché mi ha chiamato in Nazionale anche se non sono stato impiegato molto nella Juve».

E ORA. Qualcosa in ogni caso sta cambiando. L'esclusione dalla lista Champions, arrivata al termine di un calciomerc­ato che all'improvviso lo ha visto finire tra i giocatori in vendita con alcune trattative poi fallite non senza rimpianti (vedi Paris Saint Germain, andata avanti ancora per tutto il 2 settembre), ha lasciato scorie difficili da smaltire. Al di là dello sfogo nel ritiro della Germania, poi Emre Can ha fatto fatica a ritrovare la giusta serenità per convincere Sarri a puntare su di lui almeno in campionato. Almeno fino a una decina di giorni fa: mezz'ora contro la Spal, poi venti minuti a tutta birra anche nel big match di San Siro con l'Inter quando il risultato era ancora sull'1-1. Un nuovo punto di partenza, insomma. Con Emre Can che ora spera di potersi ritagliare sempre più spazio, anche approfitta­ndo di un cambio di sistema di gioco che di fatto ha allargato le rotazioni a centrocamp­o. E dal campionato passerà anche il suo futuro. Se dovesse convincere Sarri, prima in allenament­o e poi in campo, ecco che anche il passaggio successivo sarà quello di trovare un nuovo posto per la seconda fase della Champions. Altrimenti, la ricerca della felicità di Emre Can, potrebbe passare nuovamente dal mercato.

«Spero che quando rientrerò nel club avrò nuove chance per poter giocare»

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