E Koulibaly fa una promessa «Resto qui e vinco lo scudetto»
«La Juve rimane la squadra più forte, dobbiamo però convincerci che possiamo battere i migliori»
La soddisfazione d’aver tenuto testa alla Seleçao esplode subito la partita giocata, e pareggiata 1-1, ieri a Singapore: «Abbiamo giocato al livello di una delle Nazionali più prestigiose al mondo. Possiamo essere orgogliosi». Già, ma la vera prodezza, almeno dal punto di vista del popolo azzurro, Kalidou Koulibaly l’aveva regalata alla vigilia. Chiacchierando in merito al suo futuro: «Il nostro obiettivo resta lo scudetto». E al diavolo la classifica e le problematiche dell’ultimo periodo. Anzi, a dirla bene, calci e pugni anche alle voci di mercato. Immancabili: dalla Spagna all’Inghilterra. «Sono abituato ma non m’interessano: il mio unico obiettivo è vincere con il Napoli».
LA CONSAPEVOLEZZA. E allora, il ritorno di Kalidou. In grande stile dialettico: la motivazione sciorinata dall’altra parte del mondo, in occasione della trasferta asiatica del Senegal per l'amichevole deluxe con il Brasile, fa sperare assai bene. Tipo un cerchio che si chiude per poi disegnarne un altro. E questa volta sul serio: errori a gogò tra Fiorentina e Juve, condizione fisica precaria, prestazione mostruosa con il Liverpool e poi l’inusuale colpo di testa con il Cagliari. Parole al vento nei confronti dell’arbitro - proteste offensive, da referto -, espulsione e due giornate di squalifica scontate con il Brescia e il Torino: «Il mio debutto in questa stagione non è stato dei migliori, ne sono consapevole».
VOGLIO LO SCUDETTO. Cose che capitano anche a uno come lui, ormai da tempo sul podio dell’elite mondiale dei difensori, ma anche storie da cancellare in un clic sin dalla prossima sfida con il Verona. Dopo la sosta, infatti, il Napoli dovrà ricominciare a collezionare risultati positivi, diciamo anche vittorie su vittorie considerando che la Juve comanda la classifica con 6 punti di vantaggio. «Resta la squadra da battere». Ma non solo: quest’anil no c’è anche l’Inter, 5 punti più degli azzurri. «Bisogna pensare positivo e convincersi che si può fare bene: il nostro obiettivo resta di battere le migliori squadre d’Italia e conquistare lo scudetto». Senza mezzi termini. «Quest’anno è più difficile perché tutte si sono rinforzate e il campionato è diventato più competitivo, però da parte nostra dobbiamo lavorare per migliorare e avvicinarci sempre più».
FUTURO AZZURRO. Nonostante sia autunno, tempo di pausa, mercato intorno a Koulibaly non si ferma mai. Da Manchester, Barcellona e Madrid si parla sempre di lui. Da anni: «Ogni giorno vengono fuori voci di mercato che annunciano il mio addio al Napoli: sono abituato, non ci faccio caso. Il mio unico obiettivo, in questo momento, è aiutare la squadra a vincere un trofeo. Adesso. Subito. Il resto non m’interessa». Finale dedicato alla Champions: Kalidou e colleghi comandano il gruppo E con 4 punti. E un rimpianto: «Abbiamo cominciato molto bene battendo il Liverpool con una partita di alto livello, e poi ci siamo fermati a Genk. Dispiace non aver vinto, ma questo è il calcio: ora dobbiamo continuare il cammino e guadagnare la qualificazione al prossimo turno più velocemente possibile».
«Ogni giorno escono voci di mercato che mi riguardano: voglio rimanere a Napoli»