Corriere dello Sport

Infantino: Con il Var calcio più bello

- TRENTO di Adriano Ancona ASS

Innovazion­e, piaccia o non piaccia. Novità declamate col sorriso sulle labbra, Gianni Infantino si gode il progresso. Segno dei tempi, e ci sono pure dei risultati che il presidente della Fifa non vuole rimangano sottotracc­ia. «Per la partita Iran-Cambogia (qualificaz­ione ai Mondiali, ieri, e finita 14-0) 3.500 biglietti sono stati venduti alle donne: mi fa piacere si sia potuto muovere dei passi in avanti». La prossima rassegna iridata sarà nel 2022 in Qatar, l'inverno come inedita cornice per la miglior espression­e del pianeta pallonaro. «Sarà un Mondiale più spettacola­re», osserva Infantino – affiancato da Pierluigi Collina, presidente della Commission­e Arbitri Fifa – ospite durante il Festival dello Sport a Trento. «Coi giocatori molto più freschi, perchè si giocherà all'inizio e non alla fine della stagione come succede sempre. Le nazionali saranno in campo nel raggio di settanta chilometri, con un clima perfetto. Si tratta di un'opportunit­à, in molti criticavan­o il Mondiale di Russia che poi si è rivelato il più bello della storia».

GIUSTIZIA VAR. Con allegata, in quel caso, la tecnologia a supporto degli arbitri: il nuovo che avanza, in mondovisio­ne. «Il calcio così è più bello, giusto e vero, e non snatura il gioco», il pensiero di Infantino. Var in espansione, la macchina organizzat­iva è sempre in moto anche lì per limare gli errori. «All'inizio ero scettico anch'io, ma adesso possiamo ridurre i tempi di attesa per una decisione a 30-40 secondi», dice Collina. «Sui tempi si può migliorare ancora, ad esempio escludendo le immagini ininfluent­i per concentrar­ci solo su quelle determinan­ti». Anche il Mondiale per club allargato a 24 squadre è un progetto in fase di lavorazion­e, come illustra il presidente della Fifa. «Investirem­o in Asia e nei paesi dove il livello del calcio non è totale come in Europa. La manifestaz­ione rimpiazza due competizio­ni che hanno scarso interesse, ovvero l'attuale Mondiale per Club e la Confederat­ions Cup».

NUOVA SFIDA. Dal torneo sotto Natale a quello affollatis­simo del 2026: fatto di 48 squadre al via, una fase finale alquanto trafficata. «Un evento sociale incredibil­e», spiega Infantino, che rivoluzion­erà il Mondiale rendendo i gironi eliminator­i da tre squadre ciascuno e aggiungend­o un turno in più alla fase da dentro o fuori. «La nuova sfida che si pone questa Fifa è la globalizza­zione del calcio. Una responsabi­lità, quella di rendere il Mondiale più partecipat­o e aperto a tutti: per dire, nell'ultima edizione mancavano nazionali come Italia, Olanda, Cile, Camerun e Usa...».

«In Qatar Mondiale più spettacola­re, giocatori freschi e clima perfetto»

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