CASTROVILLI: VIOLA CON TE SARÒ GRANDE
«Ripercorrere la carriera di Antognoni? Fantastico, mi piacerebbe diventare un simbolo»
Continua la serie di colpi della Fiorentina. Martedì l’acquisizione dell’area della nuova cittadella viola, ieri l’ufficialità del nuovo contratto per Gaetano Castrovilli. Cinque anni, complessivamente circa dieci milioni di euro, partenza da un milione netto a stagione, poi premi per presenze, gol, Nazionale, crescita. E ieri il campioncino viola ha parlato in sala stampa.
SIMBOLO E BANDIERA. «Ripercorrere la carriera di Antognoni? Sarebbe fantastico, ringrazio Montella per avermi elogiato in questo modo. Mi farebbe piacere diventare un simbolo viola e magari un giorno anche indossare la fascia di capitano. Intanto so che devo migliorarmi e crescere, ma sono contento di far parte di questo progetto».
DEDICA E JUVE. «La dedica di questo nuovo contratto è innanzitutto per la mia famiglia, per tutti i sacrifici che ha fatto e continua a fare per me. Ho accettato di firmare perché la società è forte (gli suggerisce ridendo Pradè ndr), perché c’è tanto entusiasmo da parte di tutti e perché c’è un progetto che può aiutarmi a crescere sempre di più. Non nascondo di essere un po’ emozionato (e infatti le parole gli escono talvolta a fatica ndr). Lavoro ogni giorno per migliorarmi e dare il mio contributo sempre di più. Quando ho capito che cominciavo a fare bene e ad essere considerato? Quando sono uscito dal campo contro la Juve e lo stadio mi ha applaudito, è stato un momento importante che mi ha fatto capire molto».
TITOLARE E BENASSI. «E’ vero, ho preso il posto in queste prime gare ad uno dei titolari, con Benassi sto spesso assieme e lui mi sta aiutando tanto, mi spiega dove e come migliorarmi. Non mi aspettavo di partire subito titolare, comunque adesso sto lavorando per mantenere il posto. E anche i più esperti del gruppo, Ribery, Boateng, Caceres mi consigliano di continuo di restare umile e con i piedi per terra ed è proprio questo uno dei miei obiettivi futuri oltre a quello di migliorare ogni giorno».
SOGNO NAZIONALE. «Sono un ragazzo che ama le sfide e voglio affrontare e vincere anche questa. Speriamo in una prossima chiamata (e mentre lo dice incrocia le dita, ndr). In cosa dovrei migliorare per arrivare in azzurro? Di sicuro sotto porta ma pure nell'ultimo passaggio. (Pradè vicino aggiunge ammiccando, «Deve migliorare in tutto…»). Intanto dico che l’esperienza in Serie B con la Cremonese mi ha aiutato e fatto crescere molto, ringrazio i miei compagni di allora, sono migliorato da ogni punto di vista, anche e soprattutto tatticamente. La prima cosa che mi ispira quando scendo in campo? Penso ai tanti sacrifici fatti dalla mia famiglia e questo mi spinge a cercare sempre di fare bene, non vorrei mai deludere i tifosi e la società».
L’ARRIVO CON SCALERA. Quando arrivò in prestito dal Bari, in coppia con Scalera. «Ci sentiamo ancora spesso, siamo molto amici. Però lui ora gioca nella Viterbese e ne approfitto per mandargli un grosso in bocca al lupo». Pradè assicura che il ragazzo è ancora monitorato dai viola.
IDOLI E GOL. «Ho sempre ammirato da ragazzo Kakà e Ronaldinho, ma ora sono prima di tutto Gaetano Castrovilli. Cosa ha significato segnare il primo gol in assoluto in A a San Siro? Da piccolo ero un grande tifoso rossonero, quella sera mi è quasi un po’ dispiaciuto (ha sorriso). Di sicuro è stata una grandissima emozione in uno stadio così importante».
«Contento di far parte del progetto ora subito al lavoro per migliorare»
NUOVO STADIO. Sulla battaglia per un nuovo stadio. «Se mi piacerebbe essere uno dei giocatori della Fiorentina che giocheranno nel nuovo stadio? Risposta secca: sì». E se ne va con il suo procuratore-amico, Minieri.
«Ringrazio Montella e la mia famiglia Sono emozionato non li deluderò mai»