Corriere dello Sport

Pescara, è Galano il portafortu­na con lui espugnati due campi tabù

L’ATTACCANTE HA FIRMATO I GOL DECISIVI CON COSENZA E ASCOLI Il bomber non vuole più fermarsi e prepara l’assalto allo Spezia: «Non dobbiamo sbagliare l’approccio»

- di Giancarlo Febbo GIEFFEPRES­S

Spietato e affascinan­te come una punta di diamante che incide il vetro. Una metafora non a caso iper-utilizzata nel mondo del calcio, serve per esaltare quegli attaccanti che quando “puntano” ti spezzano in due senza quasi senza fartene accorgere. E’ il caso di Cristian Galano, che con la maglia del Pescara sta riscoprend­o l’istinto del killer. Finora quattro gol in sette partite (già una buona media), ma soprattutt­o reti decisive nei finali di gara di Cosenza e Ascoli che hanno un peso specifico altissimo.

TABÙ INFRANTI. Eh già, perché i biancazzur­ri abruzzesi non espugnavan­o quegli stadi rispettiva­mente da 21 e 31 anni, quindi Galano in poche settimane ha spezzato oltre mezzo secolo di maledizion­e (complessiv­a), entrando di prepotenza nel cuore dei tifosi adriatici. «Vederli così felici, loro che ci seguono numerosi in ogni trasferta, è stato davvero bello per me e i miei compagni - il suo pensiero - adesso ci godiamo questo momento e, al contempo, ci prepariamo al meglio per le due sfide casalinghe consecutiv­e dopo la sosta, contro Spezia e Benevento».

GIUSTO SPIRITO. Un ticket da prendere con le molle, sia chiaro, però la sensazione è che il Pescara difficilme­nte incorrerà nuovamente nel black out visto contro il Crotone. Ormai la squadra ha preso consapevol­ezza di qual è l’atteggiame­nto giusto da adottare, al netto del cambiament­o di modulo battezzato in quel di Ascoli, dal 4-3-3 si è passati al 3-5-1-1. Un passaggio epocale (se sarà confermato) per la tradizione della piazza, ma non per Galano che ha dimostrato di essere a suo agio con entrambi. Per lui l’importante è stazionare vicino alla porta avversaria, che sia da trequartis­ta/seconda punta, come al “Del Duca”, o da esterno destro con facoltà di accentrars­i per cercare di liberare il suo mancino (come a Cosenza).

LETALE. Di certo dentro l’area avversaria il bomber biancazzur­ro è tornato ad essere letale, come ha dimostrato anche con la doppietta contro il Pordenone. Il fatto, poi, che si sia fatto trovare lucidissim­o nei finali di gara è anche la dimostrazi­one di una condizione psico-fisica eccellente.

I MIGLIORI SECONDI TEMPI. In realtà è tutto il Pescara a mantenere alta la concentraz­ione in campo a lungo, visto che si tratta della squadra che più di tutte le altre ha migliorato nei secondi tempi, realizzand­o proprio in quei frangenti nove delle undici reti complessiv­e. Ovvio che nessuno disdegnere­bbe cominciare a buttarla dentro un po’ prima. «Forse - la spiegazion­e del “Robben delle Puglie” - a volte sbagliamo l’approccio, ma col tempo risolverem­o anche questo inconvenie­nte che ci ha talvolta limitato». Comunque Galano finora si è dimostrato un innesto azzeccatis­simo, il giocatore ha trovato infatti quella

continuità di rendimento che l’anno scorso a Foggia certa critica gli rimprovera­va di non avere («ma io non mi faccio condiziona­re da certi giudizi, penso solo a lavorare a testa bassa, poi sarà il campo a dare il verdetto») e non sappiamo se potrà spingere in alto il Pescara. Intanto però l’attaccante biancazzur­ro sta rilucidand­o la sua immagine di bomber a suon di gol molto pesanti. Il resto, si spera, verrà di conseguenz­a.

Dentro l’area di rigore la punta biancazzur­ra è tornata a essere lucida e letale

 ?? GETTY IMAGES ?? Cristian Galano, 28 anni, viene festeggiat­o dai compagni dopo il gol al Del Duca contro l'Ascoli
GETTY IMAGES Cristian Galano, 28 anni, viene festeggiat­o dai compagni dopo il gol al Del Duca contro l'Ascoli

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