Corriere dello Sport

Berrettini e Fognini quarti con vista Finals

A Shanghai due azzurri nei quarti, è la terza volta in un “Masters 1000” Fognini si è riscattato contro Khachanov Berrettini ha eliminato in due set Bautista Agut uno dei rivali per le Atp Finals di fine stagione

- Di Stefano Semeraro

Gli italiani, si sa da tempo, in generale lo fanno meglio, chiedere a Madonna per i dettagli. Nel tennis sicurament­e quest’anno lo stanno facendo bene, anzi benissimo, tanto che a Shanghai oggi ce ne sono addirittur­a due in campo nei quarti di finale, per giunta entrambi ancora in corsa per gli ultimi tre posti disponibil­i alle Atp Finals di Londra: Fabio Fognini, che all’alba italiana (6,30) era programmat­o contro il numero 4 del mondo Daniil Medvedev, mentre a Matteo Berrettini è toccato (giocherà nel primo pomeriggio italiano) il numero 5 Dominic Thiem.

E’ la prima volta che due azzurri si piazzano insieme fra gli ultimi otto di un Masters 1000 sul veloce, mentre sul rosso è capitato solo due volte: nel 2005 ad Amburgo con Volandri e Seppi; e a Montecarlo nello scorso aprile, con il recidivo Fogna - che finì per vincere il torneo - e Lorenzo Sonego. Matteo con la concentraz­ione da scacchista già esibita nei primi due turni ieri ha rispedito a casa in due set (7-6 6-4) Roberto Bautista Agut, numero 10 del mondo e suo concorrent­e diretto nella corsa verso Londra. Avanti subito nel primo set, il romano si è fatto riacchiapp­are dallo spagnolo, ha rischiato il tracollo ma si è ripreso alla grande il tiebreak. Nel secondo a scattare per primo (3-1) è stato Bautista, che ha avuto due palle per il 4-1 ma ha subito il ritorno del Beretta che, ritrovato il servizio (13 ace e l’87% di punti con la prima palla alla fine) ha pareggiato il conto sul 3-3 e chiuso in crescendo in meno di due ore. Ora Matteo ha 2365 punti nella Race, dove ha sorpassato David Goffin (sconfitto da Federer dopo 5 set ball sprecati nel primo set e fermo a 2325 punti) ed è salito al numero 9 - oggi sarebbe riserva alle Finals - appena 70 punti dietro Sascha Zverev, che nell'ultimo match di giornata ha battuto il russo Andrey Rublev. Un altro russo, il numero 9 Karen Khachanov, è finito invece nelle botole di gran classe allestite da Fabio Fognini. I due si erano affrontati la settimana scorsa a Pechino, e Khachanov l’aveva spuntata 6-1 al terzo, stavolta sono bastati due set (6-3 7-5) a Fabio, che è tornato così al numero 11 sia del ranking mondiale sia nella Race, con un distacco di appena 200 punti da Zverev. Con un altro Masters 1000 in programma a Bercy e nel mezzo anche Stoccolma e Basilea, una distanza tutt’altro che impossibil­e da colmare, se chi gli sta davanti dovesse inciampare.

«E’ un sogno», ha detto Fabio, che da quasi due anni ormai sta combattend­o contro un dolore alla caviglia che a fine stagione lo obbligherà probabilme­nte a ricorrere al chirurgo, ma che sta giocando un tennis fantastico. «Perché sono ancora qui, ovviamente, ma soprattutt­o perché sto ritrovando il timing dei miei colpi. Le Atp Finals? In genere cerco di non pensarci troppo. Alla fine il concetto è che se gioco bene ho ancora una chance di farcela». Come si diceva i posti rimasti liberi alla O2 Arena sono ancora tre, sono già qualificat­i aritmetica­mente Rafa Nadal, Novak Djokovic, Roger Federer, Daniil Medvedev e Dominic Thiem. Il sesto con grande probabilit­à sarà Stefanos Tsitsipas, che è a quota 3550 punti (ma oggi affronta Djokovic nei quarti). L’avversario di Fognini nei quarti, Daniil Medvedev, è l’uomo più in forma della seconda metà stagione, finalista negli ultimi cinque tornei giocati (compresi gli ultimi Us Open), e comunque quello che ha vinto finora più match nel 2019: 56. Il bilancio degli scontri diretti prima di oggi era in pareggio, 1-1, con entrambi i match disputati sul ‘duro’. Anche Berrettini del resto ha un osso durissimo, l’austriaco Thiem, finalista degli ultimi due Roland Garros e vincitore domenica scorsa del torneo di Pechino. L’unico precedente risale proprio a Parigi l’anno scorso, quando Matteo al terzo turno riuscì a strappare un set al secondo miglior terraiolo del mondo. Stavolta si gioca sul veloce, Matteo è un giocatore più maturo e soprattutt­o ha fame: magari di fish and chips, da consumare in riva al Tamigi.

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 ??  ?? Fabio Fognini, 32 anni, ha vinto quest’anno a Montecarlo Matteo Berettini, 23 anni, ha vinto quest’anno a Phoenix, Budapest e Stoccarda
Fabio Fognini, 32 anni, ha vinto quest’anno a Montecarlo Matteo Berettini, 23 anni, ha vinto quest’anno a Phoenix, Budapest e Stoccarda

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