LA CORSA DI BIGLIA PIOLI FA DA SPONDA
L’argentino è un leader, a lui il nuovo tecnico ha chiesto un’analisi dei mali del Milan. Affidandogli il centrocampo
Quattro anni dopo Lucas Biglia e Stefano Pioli sono pronti a sostenersi nuovamente a vicenda. Il tecnico rossonero nella avventura al Milan potrà contare su una vecchia conoscenza, su uno dei giocatori più importanti dell’esperienza alla Lazio. Per Pioli sono giorni di studio intenso della rosa, di conoscenza delle strutture e del materiale tecnico a disposizione, e senza dodici nazionali che rientreranno la prossima settimana, l’allenatore si farà aiutare da uno dei giocatori più esperti del gruppo. Biglia è veterano dello spogliatoio, e insieme a Reina sta provando a sostenere un gruppo giovane in questo periodo di transizione e di cambio alla guida tecnica. Così Pioli martedì pomeriggio ha avuto prima un discorso con la squadra ma poi ha ascoltato soprattutto il parere di Biglia sulle problematiche che da mesi tormentano il Milan, e non solo dal punto di vista tattico ma anche mentale.
RISPOLVERARE UN LEADER. Pioli almeno inizialmente vorrà affidarsi al senso tattico dell’argentino, che fino a pochi anni fa era considerato uno dei maestri nel ruolo di regista in serie A. Poi una serie di infortuni e un adattamento complicato in rossonero, l’hanno messo in ombra. La sfida di Pioli è quella di rispolverare quel giocatore che non ha saputo ancora esprimersi al massimo dopo il trasferimento dalla Lazio. Sarà un aiutarsi a vicenda, perché Biglia concederà consigli preziosi in modo da accelerare la conoscenza e l’adattamento del tecnico a Milanello, e a sua volta l’allenatore cercherà di aiutarlo a tornare quello di un tempo. D’altronde insieme hanno fatto la storia della Lazio, perché Pioli con la Lazio nella stagione 2014/15 ottenne ottimi risultati con la finale di Coppa Italia, persa con la Juve, ma soprattutto con il raggiungimento del terzo posto, il miglior piazzamento della formazione biancoceleste dal 2001. Risultati avuti con Biglia in campo come leader e uomo indiscusso della mediana, come uomo insostituibile e prezioso per i meccanismi di gioco.
DUE ANNI COMPLICATI. Al Milan le cose non stanno funzionando benissimo per Biglia. Arrivato nell’estate 2017/18, quella delle spese pazze sotto la gestione cinese con Fassone e Mirabelli, l’argentino fu acquistato per circa venti milioni dalla Lazio, al termine di una lunga trattativa con il presidente Claudio Lotito. Accolto come uno dei veterani del gruppo, in grado di trasformare il volto del centrocampo, Biglia non ha mai inciso nell’arco delle due stagioni in rossonero. I soliti fastidi fisici ma soprattutto la lesione muscolare al polpaccio nella passata stagione che gli ha fatto saltare 4 mesi di campionato, lo hanno notevolmente frenato. Biglia si sente in debito con il Milan, perché sa di non aver ancora ripagato l’investimento e la fiducia che i rossoneri hanno riposto in lui in questi lunghi mesi.
DUELLO. A luglio è stato molto vicino all’addio, perché Maldini e Boban avevano intenzione di inserirlo nella trattativa per arrivare a Jordan Veretout, ma la Fiorentina alla fine ha preferito accettare l’offerta della Roma e così è sfumato il passaggio dell’argentino alla corte di Montella, colui che l’aveva accolto al primo anno in rossonero. Un’estate di tante voci, di un rinnovo che non è ancora arrivato ma che nei prossimi mesi il suo agente Enzo Montepaone tenterà di discuterne con l’attuale management. Ma tutto dipenderà dall’andamento di questa stagione e di quanto spazio troverà in campo. Perché se da un lato Biglia è un fedelissimo di Pioli, dall’altro Ismael Bennacer è stato acquistato per giocare. Il duello tra i due registi è appena iniziato.