Corriere dello Sport

JORGINHO: CHE BELLO CE LO MERITIAMO

Regista insostitui­bile e rigorista, le sue parole alla fine lo spot più sincero «Siamo felici, volevamo questo È stato un grande Olimpico: pubblico super e ora l’Europeo»

- Di Ettore Intorcia

L’ uomo che ci manda agli Europei è il ragazzo dei due mondi, il profeta della regia nato a Imbituba, nello stato di Santa Catarina, che è diventato calciatore grazie alla mamma - lei lo portava ad allenarsi sulla sabbia brasiliana - ma che poi è venuto ad affinare quelle abilità alla nostra scuola, nelle giovanili del Verona. Italia-Grecia è diventata da subito una gara da vincere con pazienza, tenacia e intelligen­za, senza perdersi d’animo, senza smarrire la strada, restando sempre lucidi. Come su un tiro dal dischetto. Jorginho, il ragazzo dei due mondi, tutte quelle virtù le possiede e le ha messe in campo nella notte dei record, nella partita più attesa e per questo più complicata del nostro girone di qualificaz­ione. Che ieri abbiamo vinto, con tre turni d’anticipo. «Ce lo meritiamo, abbiamo lavorato per questo dopo tutto quello che abbiamo vissuto di brutto. Siamo felici, lo volevamo. E’ stato un grande Olimpico, sono sicuro che lo stadio sarà così anche al debutto agli Europei. Noi abbiamo bisogno di questo pubblico e siamo felici di dare gioia all’Italia».

IMPRESCIND­IBILE. E’ anche per portare a casa vittorie come questa, oltre a tutto il resto del reportorio, che Roberto Mancini non rinuncereb­be mai all’azzurro che arriva dal Brasile. Jorginho ha raggiunto, e non da oggi, la piena maturità di una carriera costruita dal basso e legittimat­a ogni volta che ha alzato l’asticella. E’ partito dalla provincia, si è preso la scena in una metropoli affamata di calcio come Napoli, aspettando con pazienza che arrivasse il tecnico giusto, Sarri, per farlo giocare come piace a lui: regista, nel cuore della mediana, e non in una strana coppia come accadeva ai tempi di Benitez, nel primo anno della sua esperienza in azzurro all’ombra del Vesuvio. Già, l’azzurro nel destino: Antonio Conte lo aveva fatto seguire sin dall’inizio del suo ciclo, lo aveva fatto esordire nella primavera 2016, lasciandol­o a casa però per gli Europei in Francia. Il Mancio no, non lo lascerebbe fuori nemmeno per un’amichevole: gli ha consegnato il centrocamp­o e la sua idea di calcio, l’ha chiamato 15 volte e 15 volte l’ha mandato in campo. Lui, Jorginho, l’ha ripagato con tre reti.

LO SPECIALIST­A. Anche a Londra, del resto, dove ha conquistat­o la scena internazio­nale vincendo l’Europa League con Sarri, Jorginho si è confermato rigorista praticamen­te infallibil­e. Con quello di ieri, il regista azzurro ha portato a 15 i suoi centri dagli undici metri su 16 tentativi. In giro per il mondo finora c’è solo un portiere che l’ha fermato, si chiama Simone Scuffet e per un po’ le loro strade non s’incroceran­no, può stare sereno. «Bella gufata questa statistica - scherza a fine gara - ma sono molto felice per questo dato, perché mi alleno tanto sui rigori. Ma sono più contento per il risultato, è un bel gruppo, è bello lavorare così».

In azzurro il conto dice tre su tre, perché prima di ieri sera Jorginho aveva fatto centro contro la Polonia, in Nations League, firmando l’1-1, e poi in Finlandia, dandoci la vittoria che ci ha permesso di arrivare alla notte dell’Olimpico con un match ball irripetibi­le che l’Italia non ha sciupato. Con uno così, non c’è da avere paura nemmeno dei rigori che tante volte ci hanno fatto smadonnare. Lassù qualcuno perdona, Jorginho no. oltre il pareggio e la Finlandia ha perso. Con 9 punti ancora a disposizio­ne, gli azzurri potrebbero essere raggiunti solo dalla Finlandia, che però la squadra di Mancini ha battuto all’andata e al ritorno: Italia prima per gli scontri diretti. L’Europeo per la prima volta si disputerà con una formula itinerante: dal 12 giugno al 12 luglio 2020, sarà ospitato da 20 città diverse. Prima gara a Roma, semifinali e finale a Londra.

È a 15 centri su 16 dal dischetto: «Mi alleno tanto una gioia per tutti»

 ?? ANSA ?? Jorginho festeggia con Marco Verratti il gol su rigore dell’1-0 alla Grecia
ANSA Jorginho festeggia con Marco Verratti il gol su rigore dell’1-0 alla Grecia

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