L’OLIMPICO È GIÀ DA NOTTI MAGICHE
In 56mila hanno spinto l’Italia con grande entusiasmo Dal coro vincente in Germania alla “ola” che ha coinvolto tutti i settori dello stadio romano
C’ è chi sventola la bandiera e sogna altri “Notti Magiche”. Allo stadio di solito li riconosci: hanno almeno 40 anni e chiedono continuamente ai loro figli «ma tu lo sai chi era Totò Schillaci?». E poi ci sono i giovani e i bambini di Roma, che nella maggior parte dei casi non sanno rispondere perché nei giorni di Italia ’90 non erano ancora nati. Da ieri hanno capito cosa significa emozionarsi dal vivo per la Nazionale. La magia si è ripetuta: dove passa la carovana azzurra non esistono campanilismi, né distanze generazionali. È sempre una festa.
ROMA PROMOSSA. I tifosi hanno dato anche una bella lezione di civiltà, applaudendo l’inno della Grecia per coprire qualche fischio sgradevole. E che dire di quel «po-po-po-po», il coro che riporta la mente al Mondiale del 2006: non passa mai di moda e invecchiando diventa, se possibile, ancora più bello. I bambini abbracciati nei tricolori, la meravigliosa “ola” che ha coinvolto tutti i settori dello stadio, gli incitamenti («Italia, Italia, Italia!») durante un primo tempo senza emozioni e quell’inno di Mameli cantato a squarciagola: se questa doveva essere la prova generale dell’Europeo, il pubblico merita la promozione a pieni voti. I 56 mila presenti, tra i quali moltissimi bambini delle scuole e delle società di calcio, hanno spinto gli azzurri di Mancini anche nei momenti di difficoltà. Parecchi si sono intrattenuti nel pre gara con Skillzy, la mascotte ufficiale dell’Europeo, protagonista di un tour capitolino nella giornata di ieri partito dal Colosseo e terminato all’Olimpico, dove la FIGC ha portato le 4 coppe del mondo vinte.
APPLAUSI E STAR. Tra i più applauditi i padroni di casa Immobile e Zaniolo: al primo i fan hanno dedicato cori e applausi durante la sostituzione, al secondo è stata riservata un’autentica ovazione nel momento dell’ingresso in campo. Sugli spalti in pochi hanno indossato la maglia verde della discordia. Qualcuno si è addirittura presentato con la t-shirt di De Rossi, ma del Boca Juniors. La nuova divisa “rinascimento” è piaciuta di più ai turisti (boom di vendite nei negozi Puma fuori dall'Italia), soprattutto a quelli provenienti dai Paesi arabi. Lo store online della FIGC, comunque, le ha vendute quasi tutte. In tribuna autorità un parterre d’eccezione: il ds della Lazio Igli Tare si è seduto vicino al romanista Francesco Totti e pochi seggiolini più in là ecco “Picchio” De Sisti, che a Roma ha vinto l’Europeo del ’68, l’unico nella nostra bacheca; accanto a lui, il campione del mondo Bruno Conti per un tuffo di nostalgia e ricordi. Altro che il luna park, altro che il cinema: Roma, che il 12 giugno ospiterà l'Italia per la 60a volta, è stata "il più grande spettacolo dopo il big bang" come direbbe Jovanotti, l'autore della canzone che ha accompagnato l’ingresso in campo degli azzurri. Ora che i sogni sono finalmente fuori dai cassetti è davvero tutta un’altra musica ....
Boom di vendite all’estero della nuova maglia: è piaciuta molto nei Paesi arabi