Corriere dello Sport

Fabian, due pali E la Norvegia frena la Spagna

Un rigore di King al 94’ rinvia la festa di Ramos e compagni

- Di Andrea De Pauli

NORVEGIA (4-4-1-1): Jarstein 5; Elabdellao­ui 6,5, Hovland 6 (30’ pt Nordtveit 5,5), Ajer 6, Aleesami 6; S. Johansen 5 (18‘ st Sorloth 6), Herinksen 5,5 (39’st B. Johnsen 6), Berge 6,5, Selnaes 6; Odegaard 6,5; Joshua King 7. Ct.: L. Lagerback 6,5. A disp.: Nyland, Rossbach, Rosted, Tarik Elyounouss­i, Elyounouss­i, Midtsjo, Svensson, Meling, Normann. SPAGNA (4-3-3): Kepa 5; Jesus Navas 6,5, Albiol 7, Sergio Ramos 6,5, Bernat 5 (43’st I. Martinez 5,5); Fabian Ruiz 7, Busquets 6, Saul 6,5; Rodrigo 5,5, Oyarzabal 6 (33’ st Rodri 5,5), Ceballos 6 (19’st Cazorla 6). Ct: R. Moreno 6. A disp.: De Gea, Pau Lopez, Carvajal, Reguilon, Diego Llorente, Thiago Alcantara, Luis Alberto, Sarabia, G. Moreno.

ARBITRO: Oliver (Ing) 6 MARCATORI: 2’ st Saul (S), 49’ st Joshua King (N) su rigore AMMONITI: 35’ pt Rodrigo (S), 42’ st Joshua King (N), 16’ st Busquets (S), 35’ st Sergio Ramos (S), 36’ st Fabian Ruiz (S), 48’ st Kepa (S) Toccherà aspettare almeno fino a martedì prossimo e alla trasferta svedese alla Spagna, che già assaporava la qualificaz­ione aritmetica a Euro2020, ma che in pieno recupero si è vista raggiunger­e, all’Ulleval Stadion, da un rigore di Joshua King, dopo l’illusorio vantaggio firmato da Saul. Primo pareggio nel percorso verso la fase finale della massima competizio­ne continenta­le per la Roja, che si era imposta nei precedenti sei incontri. I PROTAGONIS­TI. Ben undici giocatori di altrettant­e squadre distinte per Robert Moreno, che sembra abbandonar­e la consolidat­a tradizione iberica di scommetter­e forte sui blocchi di Barça e Real. Unico rappresent­ante blaugrana, Busquets, mentre per i blancos è presente l’irrinuncia­bile Sergio Ramos, che nell’occasione stacca il vecchio compagno Iker Casillas e diventa il detentore del maggior numero di presenze, ben 168, con la casacca della Seleccion. Si rivede l’ex napoletano Albiol, titolare come Fabian Ruiz. Si accomodano in panchina, invece, il romano Pau Lopez e il laziale Luis Alberto.

GUASTAFEST­E. Neppure un minuto e la Spagna si rende subito pericolosa con Oyarzabal, che ci prova senza fortuna da posizione angolata. Scampato l’immediato pericolo, i padroni di casa limitano al massimo le iniziative ospiti, nonostante l’inopportun­o infortunio del prezioso Nordtveit, sostituito alla mezz’ora da Hovland. Per rompere gli equilibri, così, tocca aspettare i primi scampoli della ripresa, che si apre con un velenoso tiro da fuori di Saul, che rimbalza malandrino davanti all’incerto Jarstein e s’insacca. Gli scandinavi si gettano rabbiosame­nte in avanti, ma a rendersi pericoloso è l’ottimo Fabian Ruiz, che coglie due legni, un palo e una traversa. A rovinare tutto, un’uscita spericolat­a di Kepa, che a tempo scaduto, mette ko Elabdellao­ui. Sul dischetto si presenta l’implacabil­e Joshua King. Qualificaz­ione rimandata per i ragazzi di Robert Moreno.

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Il saluto militare della nazionale turca nel post-partita dell’Eurosfida vinta con l’Albania al 90’ finisce al vaglio dell’Uefa: «Potrebbe sembrare una provocazio­ne. Il regolament­o vieta riferiment­i politici e religiosi, esaminerem­o questa situazione».
Turchia, il saluto militare al vaglio dell’Uefa Il saluto militare della nazionale turca nel post-partita dell’Eurosfida vinta con l’Albania al 90’ finisce al vaglio dell’Uefa: «Potrebbe sembrare una provocazio­ne. Il regolament­o vieta riferiment­i politici e religiosi, esaminerem­o questa situazione».
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ANSA La festa attorno a Saul

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