Cagliari, assurda notte di violenze Subito condannati 6 tifosi polacchi
Scontri con gli ultras rossoblù, atti vandalici in centro L’arrivo della Polizia ha evitato conseguenze peggiori
Si è chiusa con il bilancio di sei arresti, tramutati poi in quattro mesi di reclusione con la condizionale, tre denunce e qualche occhio nero, la notte di straordinaria follia alla quale hanno dovuto assistere parecchi ignari cagliaritani che si sono trovati al centro di una vera e propria guerriglia urbana. Alla fine l'intervento delle forze dell'ordine, con i reparti della Mobile e quelli della Digos in prima linea, ha evitato il peggio e soprattutto ha circoscritto una rissa che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori. Qualche attimo di paura e danni, anche ingenti, ad alcuni locali del quartiere Marina, sono stati lo scenario di uno scontro tra tifosi polacchi del Pogon, arrivati in Sardegna per assistere all'amichevole in programma venerdì alla Sardegna Arena, e i supporters del Cagliari.
GLI SCONTRI. Qualche scaramuccia c'era già stata prima della partita (che tra l'altro è filata via liscia senza alcuna animosità tra i ventidue sul rettangolo di gioco) quando un gruppo di ultras polacchi ha incrociato la strada dei loro “colleghi” cagliaritani. Gesti di sfida, cori e sfottò fino a quando le due fazioni sono arrivate così vicine da costare un pugno in faccia ad uno dei polacchi. A quel punto è stato scontro aperto con i due gruppi che si sono fronteggiati a suon di calci e pugni fino a quando l'intervento della Polizia ha evitato il peggio. Tre tifosi sono stati subito identificati e deferiti ma la Digos è al lavoro per identificare gli altri per poi trasmettere gli atti al Questore che dovrà valutare l'eventuale emissione del Daspo nei loro confronti. Tutto sembrava sistemato con quel fulmineo regolamento di conti e invece evidentemente sotto la cenere covava il desiderio di confrontarsi ancora e in maniera molto poco amichevole. Al triplice fischio, infatti, le forze dell'ordine hanno disperso un gruppo di ottanta tifosi polacchi che stazionava minaccioso all'esterno della Sardegna Arena ma ormai la miccia degli scontri era stata accesa.
L'EPILOGO. Gli ospiti hanno raggiunto il cuore della città e tra la via Lepanto e la via Cavour, a pochi passi dalla centralissima via Roma e dal Palazzo Civico, e a quel punto è iniziato il caos perché ad attenderli hanno trovato un gruppo di cagliaritani. Tra fumogeni, bottiglie e cinture usate come armi, alle quali si sono aggiunte ben presto anche sedie e pezzi di tavolo, la battaglia ha spaventato e costretto alla fuga tutti coloro che speravano in un venerdì sera di relax. A calmare gli animi è stato un nuovo intervento della Polizia che ha prima disperso i gruppi per poi andare a caccia in centro città dei più facinorosi. Per sei tifosi polacchi, tutti tra i 30 e i 47 anni, è scattato l'arresto per rissa aggravata e danneggiamento con conseguente processo per direttissima che si è svolto ieri mattina nel Tribunale del capoluogo sardo. Quattro mesi la condanna, che è stata subito sospesa tanto che tutti e sei sono stati rimessi in libertà.