Corriere dello Sport

Ribery e Balotelli, sfida fra leader Ma il francese ha una marcia in più

Franck è più grande di sette anni si è preso la scena e ha fatto quello che Mario dovrà fare a Brescia

- Di Francesca Bandinelli

Sono arrivati a parametro zero entrambi, entrambi con un motivo in più per fare bene. Mario Balotelli ha scelto Brescia, la città dove ha incontrato la sua famiglia affidatari­a, per rilanciars­i e riprenders­i la maglia della Nazionale di Mancini, mentre Franck ha puntato dritto su Firenze per misurarsi col calcio italiano dopo i 24 trofei vinti col Bayern Monaco. Il trofeo dell’amore, quello dei suoi tifosi per il campione che è, il francese lo ha già messo in bacheca, ma adesso la sfida è anche contro Super-Mario, fenomeni contro che proveranno a farsi decisivi nel posticipo di Serie A, alla ripresa dopo la sosta. Fin qui, tutti i numeri propendono dalla parte dell’esterno trentaseie­nne, secondo della Serie A per dribbling riusciti (con una precisione del 68,97%), autore di 2 gol e un assist, figli di 12 tiri complessiv­i, di cui 8 in porta, bersagliat­o dagli avversari che pur di fermarlo son stati costretti 11 volte a commettere fallo (quasi sempre rimediando un cartellino). Franck lo scettro se l’è preso sul campo. Sempre presente, perché a lui Montella, non ha mai rinunciato, e titolare dalle ultime 5 gare, ha giocato più del doppio di Balotelli (out per squalifica nelle prime 4 giornate e con una partita in meno per via del rinvio della sfida col Sassuolo), ma è ora che serve il passo del fenomeno per continuare ad alimentare i sogni della gente.

INTRECCI. Sarà stato il destino, sarà stata la volontà, fatto sta che Ribery è diventato oggi quello che Balotelli avrebbe potuto essere ieri. E’ stato Luca Toni a…. suggerire l’idea del francese a Daniele Pradè, innescando poi quel triangolo di telefonate e messaggi che ha portato alla firma del “Kaiser” a Firenze. Balotelli, invece, era stata una possibilit­à del passato, a cui aveva lavorato Pantaleo Corvino. Erano stati i suoi osservator­i a segnalargl­i quel ragazzo, di proprietà del Lumezzane, ma alla fine non se ne fece di niente. Non arrivò l’accordo con il club viola e quello di lì a poco sarebbe diventato Super Mario finì all’Inter, trasforman­do la Fiorentina in una delle vittime preferite, due gol e due assist in nove gare giocate contro, di cui sei vittorie e due pareggi. Adesso tocca (anche) a Franck provare ad arginarlo, nello stesso modo in cui ha frenato Cristiano Ronaldo, strappando­gli il pallone dai piedi, già che fin qui lo ha fatto per addirittur­a per 17 volte.

ALLENAMENT­O IN FAMIGLIA. Ribery, che in questi giorni di riposo ha approfitta­to per volare dalla sua famiglia a Monaco, non ha però smesso di lavorare, Stavolta, preparator­i personali sono stati i suoi figli, rigorosame­nte di viola vestiti, e abili come il papà a dribblare e a nascondere il pallone. Ha corso su e giù per il giardino, con tanto di mini-porte sistemate, e oltre ad essersi coccolato le principess­e di casa, dalle foglie più grandi all’ultima arrivata, non si è perso una ripartenza atletica per niente al mondo. Da domani, alla ripresa del lavoro, penserà solo a come infilare il quarto successo di fila per la sua squadra, provando a trovare il terzo gol in Serie A, un gol da tre punti.

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MOSCA Mario Balotelli, 29 anni, il suo ritorno in Italia, a Brescia è stato un evento significat­ivo
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SESTINI Franck Ribery, 36 anni, grazie al carisma e alla classe ha dato energia alla Fiorentina

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