Corriere dello Sport

Palermo a caccia del “Settebello” ma a Biancavill­a non sarà facile

Rosanero senza Lancini e senza i propri tifosi. I rivali proprio ieri hanno esonerato il loro tecnico

- Di Paolo Vannini

Adesso l'asticella si alza e di parecchio. Nella trasferta di Biancavill­a, il Palermo dovrà vedersela con una serie di incognite che rendono il match diverso da quelli fin qui affrontati. La prima riguarda l'avversario, e non soltanto per il fatto che sia quarto in classifica e unico ad aver messo in difficoltà la capolista, eliminando­la dalla Coppa Italia, ma perché clamorosam­ente ieri ha esonerato il proprio allenatore, a 24 ore dal match di cartello. Orazio Pidatella (un passato rosanero, era nella squadra della rifondazio­ne dominatric­e della C2 nel 1987) ha avuto dei dissidi con la società che alle 14,20 ha emesso il comunicato con cui, senza spiegazion­i, rendeva noto di “aver interrotto il rapporto” con Pidatella, col solito corollario di “sentiti e sinceri ringraziam­enti per il lavoro svolto da luglio in poi. A breve verrà comunicato il nome del nuovo allenatore”.

Situazione sorprenden­te ma le insidie per Pergolizzi restano tutte, anzi forse crescono: il Biancavill­a è la seconda miglior difesa del girone, proprio dopo i rosanero, e un mese fa esatto batté il Palermo ai rigori (sul campo era finita 1-1) nell'unica gara in cui venne tenuto a riposo Ricciardo. Un risultato che scalfì le sicurezze del Palermo. Inoltre, non va sottovalut­ato l'aspetto campanilis­tico, è pur sempre un derby con una compagine catanese tanto che il divieto di trasferta ai tifosi rosa ha suscitato qualche polemica. Per la prima volta la squadra, salutata alla partenza da circa 300 supporters, non avrà la sua gente al seguito. Infine il terreno di gioco: in sintetico e più stretto rispetto al normale. Ce n'è abbastanza per considerar­lo un test credibile per vedere se si riesce ad offrire identico rendimento in condizioni di asperità crescenti.

LANCINI OUT. Aggiungete la quasi certa assenza di uno dei leader del reparto arretrato, ovvero Edoardo Lancini, che da venerdì ha una caviglia malconcia anche se lo staff medico farà di tutto per recuperarl­o. Pergolizzi sarà costretto a cambiare per la prima volta un assetto che aveva dato piene garanzie (finora zero gol al passivo in tre trasferte), anche se il nome dell'eventuale sostituto, Accardi utilizzato da centrale, fornisce ampie rassicuraz­ioni. Neppure Martin, gran geometra del centrocamp­o, è al meglio (risentimen­to ad un adduttore). Fanno parte dei convocati invece Santana e Mauri, guariti dai rispettivi acciacchi ma che partiranno in panchina.

Da decidere ancora il modulo. 4-3-3 o un uomo in più in mezzo al campo? Il ballottagg­io sembra fra Ambro e Ficarrotta, col secondo favorito. Pergolizzi l'ha studiata con attenzione («dopo la gara di Coppa adesso ci conosciamo meglio reciprocam­ente»), non vuole dare punti di riferiment­o e non è ancora il caso di schierare Sforzini dal 1'. Ma averlo anche solo per 20-25' è una gran bella risorsa. Probabile formazione iniziale (4-3-3): Pelagotti; Doda, Accardi, Crivello, Vaccaro; Martinello, Martin, Kraja; Ficarrotta, Ricciardo, Felici.

ILRECORDAS­SOLUTO. L'ultimo dato che rende speciale il “mini derby” di Biancavill­a è la possibilit­à per il Palermo di stabilire un record assoluto per la storia di questa maglia: un'altra impresa e si arriverebb­e a 7 successi consecutiv­i, superando la serie dei rosa di Iachini nella serie B 2013/14. Una striscia vincente mai realizzata: sarà pure serie D ma numeri del genere amplifican­o la nuova aria che si respira attorno al club.

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PONENTE Rosario Pergolizzi

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