Corriere dello Sport

Pavan, più di un sogno nel giorno nero di Rose

L’italiano resta a ridosso dei big «Gioco in casa, in questo sport non sai mai cosa può accadere»

- Di Marco Ercole

Aggrappati a un sogno. Difficile, sia chiaro, ma aritmetica­mente ancora possibile. Già, perché un Andrea Pavan così non può (e non deve) porsi alcun limite. Lui, il padrone di casa per eccellenza (cresciuto proprio nel Olgiata Golf Club), ha raccolto lo scettro di Francesco Molinari (uscito al taglio a sorpresa) come principale rappresent­ante azzurro in questo 76esimo Open d'Italia. Dopo tre giri si è piazzato proprio lì, a ridosso delle prime posizioni.

AGGRAPPATI AL SOGNO PAVAN. Quando si presenterà questa mattina al tee per iniziare il quarto e ultimo giorno di torneo, lo farà da decimo della classe con il suo parziale di -7: «Nel golf non si sa mai, magari inizio bene e prendo fiducia. Poi so che i ferri sono il mio forte e su questi green li reggo abbastanza bene. Se riesco a trovare una miglior sensazione dal tee come era successo venerdì, chissà». Dovrà anche cercare di trovare maggiore continuità sulle 18 buche, perché anche nella giornata di ieri è stato costretto a reagire (riuscendoc­i alla grande) dopo un inizio complicato: «È stato un percorso strano, alla fine ho sbagliato qualche colpo di troppo: è volato un green, c'è stato un doppio bogey, ho fallito qualche putt per il par... Nelle seconde buche in generale ho trovato uno spunto giocando con Bernd (Wiesberger, ndr): anche lui era partito un po’ male, poi ci siamo ripresi. Tutto sommato sono molto contento per aver reagito bene anche stavolta». posizione (Par), così come gli italiani Paratore, Bertasio e Migliozzi.

BENA ANCHE LAPORTA. Sono riusciti a fare meglio invece gli altri azzurri, Edoardo Molinari (-1) e soprattutt­o Francesco Laporta (-6). Quest'ultimo è l'altra grande sorpresa "nostrana" : «Mi sono divertito e ho sbagliato poco, questo è importante. Ho tirato molto bene i tee shot, mi sono creato delle buone opportunit­à con gli approcci e le ho sfruttate. Ho provato a farne uno "a correre" in stile Severiano, ma non è che mi sia riuscito benissimo... (ride, ndr). Comunque ci sta sbagliare qualche tee shot, questo è un campo dove bisogna stare attenti a tutto, a ogni colpo. Si possono generare tante occasioni, c’è chi le sfrutta meglio e chi peggio». Fino a questo momento il suo bilancio pende decisament­e dalla parte del "meglio". E se Andrea Pavan a -7 può (e deve) continuare a restare aggrappato a un sogno, con un solo colpo di differenza a separarli, in fondo, è giusto che qualche pensiero positivo lo abbia pure Laporta.

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GETTY IMAGES Andrea Pavan oggi riparte dal decimo posto

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