Corriere dello Sport

Castrovill­i e gli altri largo alla linea verde

Mancini ha in mente giovani da sperimenta­re in ogni reparto E Kean avrà un’altra possibilit­à

- Di Andrea Santoni

Si scrive Euro 2020 ma in filigrana adesso si può leggere anche Qatar 2022. Roberto Mancini, col nuovo contratto in tasca, allunga il proprio sguardo al Mondiale che verrà e dunque può rettificar­e la prospettiv­a di lavoro che lo aspetta di qui in avanti. Una correzione che non stravolger­à però la sua agenda: il primo a conoscere le regole non scritte del calcio, anche quello delle nazionali, è senza dubbio lui, uomo di mondo. Chiaro che il futuro importante il ct potrà scriverlo solo a partire dalla prossima estate, rendendosi protagonis­ta di un grande torneo. Un flop rimettereb­be tutto in discussion­e. Però è evidente che, pur stringendo i tempi di qui a fine maggio, tempo dell’eurolista dei 23, Mancini cercherà di mettere insieme un gruppo già allargato a giovani elementi di talento, capaci di arrivare in terra qatariota già arricchiti di esperienza azzurra.

LA BABY LISTA. In questi giorni abbiamo già avuto modo di sottolinea­re che a grandi linee il gruppo per Euro 2020 non si scosterà molto da quello in questo momento radunato intorno al tecnico jesino. Le caselle contendibi­li si contano al massimo sulle dita di una mano, tra difesa e attacco, mentre in mezzo qualcuno per abbondanza dovrà restare a casa. Tra 240 giorni, quando da via Allegri partirà l’elenco definitivo scelto da Mancini, in questo senso peserà per ognuno il rendimento nel club nella stagione appena conclusasi. Unica wild card disponibil­e, quella riservata a Giorgio Chiellini, assente ancora a lungo. Di qui ad allora, tra novembre (Bosnia e Armenia) e marzo (due super amichevoli, quasi certamente in Qatar, dettaglio rivelatore...), il ct però allargherà ulteriorme­nte il suo giro di orizzonte. Fin qui il commissari­o tecnico ha convocato almeno una volta 62 giocatori. Ce ne sono altri 5 sul suo taccuino mai chiamati, ovvero Bastoni, Castrovill­i, Orsolini, Pinamonti e Scamacca più 5, meglio tre più due, che dopo essere entrati già nel giro della sua Nazionale aspettano la propria chance: Meret, Luca Pellegrini, Tonali più Zaniolo e Kean, entrambi già utilizzati (con Moise già a quota 2 gol in 3 presenze). E Mancini è deciso a misurarli sul campo, alcuni già a Vaduz domani.

CARTA ALLA MANO. Reparto per reparto, dunque il ct ha le idee chiare su chi potrebbe tornare utile già a giugno, con il vantaggio di avere un’età tale da poter godere a lungo della prospettiv­a azzurra. Due diciannove­nni, cinque ventenni e tre ventiduenn­i: 206 anni in dieci, una squadra ancora semiacerba, con grandissim­e potenziali­tà in chiave Qatar. Su alcuni di questi giocatori il ct potrebbe scommetter­e a occhi chiusi: è il caso di Alex Meret. Il portiere del Napoli gode di grandissim­a stima in casa azzurra. Certo avere davanti un titolare di due anni più giovane come Donnarumma non è dettaglio da poco. Però Meret avrà il suo debutto. Possono sperare anche Alessandro Bastoni e Luca Pellegrini. Quello di centrale difensivo sinistro, attualment­e orfano di Chiellini e Caldara, è un ruolo da monitorare oltre il presente. Acerbi ha sorpassato Romagnoli nelle gerarchie manciniane. Da sempre posizione in cerca di padrone, quella di terzino sinistro azzurro, aspetta anche il test per Luca Pellegrini. Senza Emerson Palmieri, ko, adesso ci sono Spinazzola e Biraghi disponibil­i e in lizza. Particolar­mente interessan­te è il terzetto di giovani che Mancini vuol impiegare a centrocamp­o, dove provare il debuttante Castrovill­i, sorpresa viola della stagione, di cui piacciono fisicità e tecnica. A Vaduz vedremo intanto debuttare Tonali, più il ritorno in campo di Zaniolo, di nuovo in Nazionale nel finale di Italia-Grecia. Insieme a Meret, il bresciano e il romanista sono gli under più vicini a Euro 2020 di questa speciale lista manciniana. Certo, davanti hanno Barella-Jorginho-Verratti, mediana titolare di queste qualificaz­ioni, a cui aggiungere Sensi primo cambio. Passando all’attacco, qui Mancini aspetta di valutare live tre deb come Pinamonti, visto nascere nell’Inter, Scamacca, gioiellino ora ad Ascoli in B, e Orsolini, ala brillante a Bologna in odore di Juve. Per chiudere, Moise Kean. Nel millennial passato dalla Juve all’Everton il ct rivede il primo Balotelli. Lo scorso marzo lo vide segnare con piacere 2 gol. Poi c’è stata la pagina controvers­a dell’Europeo U21 e l’esclusione pedagogica (con Zaniolo) lo scorso settembre. Non fosse stato squalifica­to con la Under in Irlanda, domani lo avremmo rivisto con il Liechtenst­ein. Mancini gli darà un’altra chance, contando sul fatto che non sia l’ultima, né in chiave Euro 2020 e soprattutt­o Qatar 2022.

Sul taccuino del ct cinque giocatori, mai chiamati, per ampliare il gruppo

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GETTY IMAGES Gaetano Castrovill­i, 22 anni, un gol in Serie A

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