Castrovilli e gli altri largo alla linea verde
Mancini ha in mente giovani da sperimentare in ogni reparto E Kean avrà un’altra possibilità
Si scrive Euro 2020 ma in filigrana adesso si può leggere anche Qatar 2022. Roberto Mancini, col nuovo contratto in tasca, allunga il proprio sguardo al Mondiale che verrà e dunque può rettificare la prospettiva di lavoro che lo aspetta di qui in avanti. Una correzione che non stravolgerà però la sua agenda: il primo a conoscere le regole non scritte del calcio, anche quello delle nazionali, è senza dubbio lui, uomo di mondo. Chiaro che il futuro importante il ct potrà scriverlo solo a partire dalla prossima estate, rendendosi protagonista di un grande torneo. Un flop rimetterebbe tutto in discussione. Però è evidente che, pur stringendo i tempi di qui a fine maggio, tempo dell’eurolista dei 23, Mancini cercherà di mettere insieme un gruppo già allargato a giovani elementi di talento, capaci di arrivare in terra qatariota già arricchiti di esperienza azzurra.
LA BABY LISTA. In questi giorni abbiamo già avuto modo di sottolineare che a grandi linee il gruppo per Euro 2020 non si scosterà molto da quello in questo momento radunato intorno al tecnico jesino. Le caselle contendibili si contano al massimo sulle dita di una mano, tra difesa e attacco, mentre in mezzo qualcuno per abbondanza dovrà restare a casa. Tra 240 giorni, quando da via Allegri partirà l’elenco definitivo scelto da Mancini, in questo senso peserà per ognuno il rendimento nel club nella stagione appena conclusasi. Unica wild card disponibile, quella riservata a Giorgio Chiellini, assente ancora a lungo. Di qui ad allora, tra novembre (Bosnia e Armenia) e marzo (due super amichevoli, quasi certamente in Qatar, dettaglio rivelatore...), il ct però allargherà ulteriormente il suo giro di orizzonte. Fin qui il commissario tecnico ha convocato almeno una volta 62 giocatori. Ce ne sono altri 5 sul suo taccuino mai chiamati, ovvero Bastoni, Castrovilli, Orsolini, Pinamonti e Scamacca più 5, meglio tre più due, che dopo essere entrati già nel giro della sua Nazionale aspettano la propria chance: Meret, Luca Pellegrini, Tonali più Zaniolo e Kean, entrambi già utilizzati (con Moise già a quota 2 gol in 3 presenze). E Mancini è deciso a misurarli sul campo, alcuni già a Vaduz domani.
CARTA ALLA MANO. Reparto per reparto, dunque il ct ha le idee chiare su chi potrebbe tornare utile già a giugno, con il vantaggio di avere un’età tale da poter godere a lungo della prospettiva azzurra. Due diciannovenni, cinque ventenni e tre ventiduenni: 206 anni in dieci, una squadra ancora semiacerba, con grandissime potenzialità in chiave Qatar. Su alcuni di questi giocatori il ct potrebbe scommettere a occhi chiusi: è il caso di Alex Meret. Il portiere del Napoli gode di grandissima stima in casa azzurra. Certo avere davanti un titolare di due anni più giovane come Donnarumma non è dettaglio da poco. Però Meret avrà il suo debutto. Possono sperare anche Alessandro Bastoni e Luca Pellegrini. Quello di centrale difensivo sinistro, attualmente orfano di Chiellini e Caldara, è un ruolo da monitorare oltre il presente. Acerbi ha sorpassato Romagnoli nelle gerarchie manciniane. Da sempre posizione in cerca di padrone, quella di terzino sinistro azzurro, aspetta anche il test per Luca Pellegrini. Senza Emerson Palmieri, ko, adesso ci sono Spinazzola e Biraghi disponibili e in lizza. Particolarmente interessante è il terzetto di giovani che Mancini vuol impiegare a centrocampo, dove provare il debuttante Castrovilli, sorpresa viola della stagione, di cui piacciono fisicità e tecnica. A Vaduz vedremo intanto debuttare Tonali, più il ritorno in campo di Zaniolo, di nuovo in Nazionale nel finale di Italia-Grecia. Insieme a Meret, il bresciano e il romanista sono gli under più vicini a Euro 2020 di questa speciale lista manciniana. Certo, davanti hanno Barella-Jorginho-Verratti, mediana titolare di queste qualificazioni, a cui aggiungere Sensi primo cambio. Passando all’attacco, qui Mancini aspetta di valutare live tre deb come Pinamonti, visto nascere nell’Inter, Scamacca, gioiellino ora ad Ascoli in B, e Orsolini, ala brillante a Bologna in odore di Juve. Per chiudere, Moise Kean. Nel millennial passato dalla Juve all’Everton il ct rivede il primo Balotelli. Lo scorso marzo lo vide segnare con piacere 2 gol. Poi c’è stata la pagina controversa dell’Europeo U21 e l’esclusione pedagogica (con Zaniolo) lo scorso settembre. Non fosse stato squalificato con la Under in Irlanda, domani lo avremmo rivisto con il Liechtenstein. Mancini gli darà un’altra chance, contando sul fatto che non sia l’ultima, né in chiave Euro 2020 e soprattutto Qatar 2022.
Sul taccuino del ct cinque giocatori, mai chiamati, per ampliare il gruppo