LAZIO, PAVLOVIC CI PENSA ANCORA
«I biancocelesti a gennaio? Vado avanti di gara in gara...»
Adomanda, risponde: «La Lazio? Vado avanti di partita in partita...». La parola Lazio resta nei pensieri di Strahinja Pavlovic, difensore centrale del Partizan Belgrado, obiettivo rimasto in sospeso, era stato vicinissimo ai biancocelesti ad agosto. S’è detto tutto e il contrario di tutto sull’affare (poi saltato) che la Lazio aveva intavolato con il club serbo. Visite mediche non superate. No, mancato accordo economico tra le società. Pavlovic è stato a Roma più volte, che abbia effettuato vari test clinici è indubbio, in questi casi la privacy è sovrana. Il difensore era ottimista sulla chiusura dell’operazione, non è mai avvenuta. Il diesse Tare, tramite una nota, a mercato chiuso ha dato forza al nodo economico. Al di là di ciò che è successo, un fatto è certo: la Lazio non ha mollato Pavlovic e Pavlovic non ha dimenticato la Lazio. Il centrale serbo, in Patria definito “golden boy del Partizan”, ha parlato pochi giorni fa nel suo Paese. E’ stato intervistato da TV Prva (le dichiarazioni non sono rimbalzate in Italia) e gli è stato chiesto del suo futuro, legandolo alla trattativa con la Lazio, riapribile a gennaio o a giugno: «Il mercato invernale? Ho un contratto con il Partizan di cinque anni e sono soddisfatto del mio status nel club», ha tagliato corto Pavlovic, ma solo dopo aver confessato che pensa «di partita in partita». Ha detto e non ha detto, non ha potuto fare altro. Ha firmato da un mese il rinnovo con il Partizan, l’ha strappato appena s’è chiusa la telenovela con la Lazio. Pavlovic ha risposto diplomaticamente, lasciando la porta aperta ai biancocelesti. Ragionare «di partita in partita» significa vivere alla giornata e non sentirsi prigioniero di un contratto quinquennale.
L’EUROPA. Pavlovic ha 18 anni, è alto 1,94, è stato in orbita Juve e Barcellona. La Lazio, per lui, aveva stanziato 5,5 milioni, basta pesare la cifra per capire quanto il club lo ritenga talentuoso. Il gigante serbo sta giocando con il Partizan da titolare in campionato e in Europa. Deve molto a Savo Milosevic, è il suo tecnico: «E’ un grande allenatore e penso che abbia unito la nostra squadra. Abbiamo iniziato a giocare molto bene, tutto il suo staff è davvero eccezionale, dagli allenatori agli analisti. Ognuno si dedica al proprio lavoro, penso che sia la cosa più importante creare un’atmosfera familiare e che tutto sembri fantastico». Pavlovic e il suo Partizan, alla ripresa, se la vedranno con il Mladost Lucani in campionato. In Europa, invece, affronteranno il Manchester United in casa (24 ottobre): «Sarà dura, ma speriamo di vincere». Sarà uno spareggio considerando il fatto che Partizan e Manchester hanno gli stessi punti (4) nel gruppo “L”, seguono AZ Alkmaar e Astana. Pavlovic vuole i sedicesimi: «Prendiamoci il primo posto del gruppo, ma è importante andare avanti e enè trare nella fase primaverile della competizione», ha aggiunto.
GLI SCENARI. La Lazio non ha mollato Pavlovic, le parole del diesse Tare, datate settembre, sono state chiare: «Non è detto che non ridiventi un obiettivo in futuro. Lo sa lui, lo sa il Partizan». A gennaio si farà una nuova valutazione, i contatti con i manager non si sono interrotti. L’idea la stessa: acquistarlo, lasciarlo in prestito al Partizan e tesserarlo a giugno. Il difensore è stato sponsorizzato da Mateja Kezman, è l’agente di Milinkovic e Marusic, è gestito da Zvonimir Vukic. Pavlovic resta sul mercato nonostante il rinnovo, il Partizan sa di avere in casa un talento pregiato, un assegno che va solo incassato.
Canale aperto con gli agenti del giocatore: ecco gli scenari