E’ l’ottavo cambio dal 1986
MILANO. Dai tempi del cambio di panchina Liedholm-Capello (campionato 1986/87, il primo a tempo pieno di Silvio Berlusconi) quello più recente Giampaolo-Pioli è l’ottavo avvicendamento a stagione in corso. Fabio Capello conquistò, nelle ultime 5 partite, la possibilità di contendere alla Sampdoria l’ultimo posto per la zona-Uefa. Missione compiuta grazie a un gol di Massaro nello spareggio di Torino. L’ex-Cavaliere ha poi «battezzato» l’addio di Tabarez (1996/97, Sacchi bis), di Zaccheroni (2000/01, Cesare Maldini/ Tassotti), di Terim (2001/02, Ancelotti), di Allegri (2013/14 Seedorf), di Mihajlovic (2015/16, Brocchi) mentre quello di Montella (2017/18 Gattuso) è stato celebrato durante la gestione Fassone-Mirabelli. Il cambio più redditizio è stato quello di Ancelotti (subentrato il 5 novembre 2001) classificatosi al quarto posto in Serie A, cosa che consentì un anno dopo al Milan, partito dal preliminare contro lo Sovan Liberec, di conquistare la Champions League nella finale di Manchester contro la Juventus, battuta ai rigori. Anche Gattuso (esordiente da subentrante in A) riuscì a centrare il traguardo europeo (Europa League). Così la coppia Cesare Maldini/ Tassotti (6° posto), anche se la loro impresa più eclatante è stato il trionfo (11 maggio 2001) nel derby (ospitato dall’Inter) vinto per 6-0.