Taibi, una rete di testa e fu subito sindaco
Un presidente deve seguire la squadra?
«Io lavoro dalle 6 alle 20, da lunedì a sabato. Vivo a Roma, non diserterò le trasferte più vicine, sono stato a Terni e ci sarò sia a Rieti che a Viterbo. Ogni giovedì quando posso e giochiamo in casa mi precipito a Reggio». Da ragazzino aveva una squadra del cuore?
«Naturalmente la Roma».
Frequentatore della curva Sud? «Certo. Lo scudetto di Batistuta e Totti indimenticabile. Ricordo il più grande di tutti».
Chi?
«Dino Viola, imbattibile, il migliore di sempre. Subito dopo Franco Sensi. Pallotta non lo conosco e preferisco non giudicarlo».
Roma-Reggina in Serie A? «Ripeto, non abbiamo tempo. Il resto lo vedremo presto. Intanto devo sistemare alcune cose fondamentali. Lo stadio è un esempio, sto aspettando il bando, non vedo l'ora».
La sua sembra una missione? «Lo è».
I famosi sentimenti.
«I tifosi della Reggina mi adorano, mi fanno sentire importante come se ci conoscessimo chissà da quanti anni. Come se avessi vinto chissà cosa. Non abbiamo ancora vinto, il bello è proprio questo».
Non capiamo.
«Se oggi mi trattano come un eroe, invece sono io a ringraziare loro, cosa accadrà quando la Reggina tornerà in serie A?». INVIATO A REGGIO CALABRIA - Primo aprile 2001. Stadio Granillo, Reggina-Udinese 1-1, sorprendente svolta a qualche minuto dalla fine per merito di Massimo Taibi. Il portiere capisce che anche un punto sarebbe fondamentale per le speranze salvezza degli amaranto, lascia la sua postazione dalle parti dell’area di rigore amaranto e si avventura. Soluzione a bocce ferme, colpo di testa firmato Taibi e pareggio preziosissimo con giro di campo, esaltazione collettiva e lo stadio ai suoi piedi. Al punto che, da quel giorno, lo chiamano sindaco: in pieno periodo elettorale scrivono il suo nome sulle schede, ulteriore e definitiva conferma del grande feeling tra la città e la squadra di calcio.
Taibi entra nel cuore della gente di Reggio Calabria, va via dopo uno spareggio perso in serie A (contro il Verona), ci torna con un ruolo da dirigente con una missione futura precisa. E un passato da sindaco...