Monopoli, colpo da secondo posto
di Marco Ferroni RIETI
Jefferson lancia il Monopoli ad un passo dalla vetta e lascia il Rieti all'inferno. Allo Scopigno decide il gol del brasiliano (ex Viterbese, peraltro) ad inizio ripresa, un piattone destro "pesante" per una classifica che fa sognare i tifosi biancoverdi. Di contro, il Rieti esce tra gli applausi del suo pubblico che comprende l'imbarazzo del momento ed invoca un repentino cambio di passo alla dirigenza. Curci ieri è tornato allo stadio, nonostante le dichiarazioni di qualche settimana fa dopo l'ennesima contestazione, ma la sensazione è che a breve il tanto atteso closing troverà una soluzione definitiva.
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di Rinaldo Critelli VIBO VALENTIA
Un gol del subentrante, da 11 minuti, Germinale regala la prima vittoria esterna alla Cavese ed inguaia ancor di più il Rende che ha bisogno di rinforzi. Il pari di Avellino un’illusione per la squadra calabrese che, “in casa”, subisce la quarta sconfitta in cinque gare. E dire che non ha per nulla demeritato la squadra del duo Tricarico-Gagliardi, rispondendo nel primo tempo azione su azione alla Cavese. Che si rende minacciosa due volte con Russotto su punizione, ma rispondono sia Rossini che Collocolo, bravo l’estremo Bisogno. Nella ripresa provvidenziale Savelloni due volte: su Sandomenico e su Sainz Maza; mentre Bisogno salva sul compagno Polito evitando un’autorete. E si arriva al gol-vittoria in zona-Cesarini: è l’esperto Germinale opportunista nello sfruttare una respinta corta di Savelloni su tiro di Sainz Maza. Dopo un minuto di interruzione per un fumogeno lanciato in campo dai tifosi della Cavese, è ancora Savelloni a salvare su Sandomenico.
LIOPRESS
di Alessio Amato FRANCAVILLA FONTANA
Esagera la Virtus Francavilla che travolge la Vibonese con un mortificante 6-2. Caporale di testa e una doppietta di Perez, servito prima da Gigliotti poi da Albertini, consentono alla squadra di casa di chiudere il primo tempo avanti di tre gol. E’ 5-0 dopo un’ora di gioco con le firme di Albertini e Vazquez, e partita definitivamente chiusa. Tuttavia, la squadra di Trocini abbassa il ritmo nella mezzora finale e i calabresi guadagnano due calci di rigore, entrambi trasformati da Tito (con Poluzzi infortunato). In pieno recupero Bovo trova un gran gol chiudendo i conti.
LPS
di Carmine Roca PAGANI
Quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate per l’Avellino, sempre più in crisi e contestato dai propri tifosi. Traballa la panchina di Giovanni Ignoffo, sorvegliato da tre colleghi, ieri al “Torre”. In tribuna c’erano Ezio Capuano, Giovanni Bucaro e Andrea Tedesco, ma nessuno è stato contattato dalla dirigenza irpina che ha scarse risorse economiche per permettersi un altro contratto. Tenendo conto delle motivazioni che hanno spinto Bucaro a separarsi dall’Avellino (assenza di un vero progetto tecnico) dopo averlo condotto in Lega Pro e dalla poca esperienza in possesso di Tedesco, già in Campania con la Casertana, tutte le strade portavano a Capuano, il quale non ha ricevuto neppure un saluto dal ds Di Somma che lo aveva scelto prima di Ignoffo, cambiando poi idea per il timore di essere contestato dalla tifoseria. L’Avellino è stato tramortito e battuto da Alessandro Erra il quale, indovinando le sostituzioni, ha ribaltato l’illusoria segnatura iniziale di Charpentier (gol dell’Avellino dopo 416’ di astinenza), attraverso le reti di Scarpa, Perri e Calil, tutti e tre entrati a gara in corso. Pure il Catania quando vinse 6-3 al Partenio mandò in gol i tre subentrati e neanche questa volta Ignoffo ha saputo prendere le contromisure. La Paganese ha perduto Diop, il migliore realizzatore della squadra, per infortunio, ma ha trovato in Scarpa, 40 anni già compiuti, un fenomenale sostituto. Con un tuffo di testa ha pareggiato il gol di Charpentier e poi ha servito l’assist per il 2-1 di Perri, lasciato libero dalla difesa biancoverde, confusionaria e disattenta. A chiudere i conti è stato Calil, in pieno recupero.
LPS