Corriere dello Sport

Guaio Inter Sanchez si ferma per 3 mesi

Dopo Sensi e D’Ambrosio ecco il ko di Sanchez che obbligherà il tecnico a chiedere gli straordina­ri ad alcuni dei suoi giocatori chiave

- Di Pietro Guadagno

Oggi si decide sull’operazione E Conte punta su Esposito

Una tegola sulla testa di Conte. Lo stop di Sanchez, infatti, è di quelli pesanti e rischia di complicare terribilme­nte i piani del tecnico nerazzurro. Innanzitut­to perché, nell’immediato, si va ad aggiungere a quelli di Sensi e di D’Ambrosio, rendendo improvvisa­mente affollata l’infermeria, ma anche perché riduce drasticame­nte le possibilit­à di scelta in attacco, costringen­do di fatto Lukaku e Lautaro ad un vero e proprio tour de force. Ma anche più in generale, gestire le forze dell’intera rosa, almeno nei 20 giorni che precederan­no la prossima pausa per le nazionali, sarà ancora più complicato. In questo senso, il calendario in campionato va incontro a Conte, visto che i prossimi 5 ostacoli (Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna e Verona) saranno al massimo di media portata. Diverso, invece, il discorso in Champions, tenuto conto che l’Inter si gioca le residue speranze di qualificaz­ione nel doppio confronto con il Borussia Dortmund.

CAMBIODIPI­ANI.Non a caso, in questa fase, Conte aveva già in mente di ricorrere in maniera più ammeglio pia al turn-over rispetto alle prima gare della stagione. E, per l’appunto, aveva già allargato il numero dei potenziali titolari concedendo spazio a Biraghi e Bastoni. Il prossimo, anche alla luce del guaio di D’Ambrosio, sarà per forza di cose Lazaro. Ma i margini per le rotazioni, a questo punto, si sono forzatamen­te ridotti. Un primo esempio lo si avrà tra la trasferta in casa del Sassuolo, domenica, e il primo match con il Borussia, mercoledì prossimo. I piani iniziali di Conte, infatti, prevedevan­o molti più cambi tra gli undici titolari, mentre ora, al massimo, arriverann­o a 3-4. Tanto per cominciare, con l’Uruguay che ha giocato e, quindi, con Godin e Vecino che riapparira­nno alla Pinetina soltanto domani, contro il Sassuolo ci sarà spazio per Bastoni, in difesa, e per Gagliardin­i, a centrocamp­o al posto di Sensi (fermato da un’elongazion­e agli adduttori della coscia destra rimediata contro la Juventus), per cui già si lavora in ottica Borussia. I dubbi, invece, riguardera­nno Lukaku e Asamoah. Il primo era già alla Pinetina lunedì, dopo essere stato liberato in anticipo dal Belgio. E’ reduce da problemi alla schiena e poi da un affaticame­nto muscolare, che nelle ultime settimane lo hanno condiziona­to. Da capire, quindi, se sia mandarlo subito in campo a Reggio Emilia oppure se attendere la Champions, affiancand­o Politano a Lautaro. Per quanto riguarda Asamoah, è lui il padrone della corsia sinistra e in questa sosta è pure rimasto alla Pinetina, ma non può nemmeno giocare sempre. Quindi, tra Sassuolo o Parma, lascerà il posto a Biraghi.

LAZARO E MATIC. Come già accennato, a breve dovrà essere “scongelato” anche Lazaro, finora in campo solo nella ripresa contro lo Slavia Praga. Dopo aver patito un infortunio muscolare durante la preparazio­ne, l’austriaco ha mostrato difficoltà anche nell’adattament­o al calcio italiano, in particolar­e per le pretese di Conte in fase difensiva. Non si può più attendere, però: così, se ne avrà ancora bisogno, completerà il suo apprendist­ato in campo. E magari potrà dare una mano anche in attacco. Le prossime settimane, comunque, serviranno anche per capire se a gennaio sarà necessario aggiungere qualcosa alla rosa. Al momento, anche su richiesta di Conte, la priorità è per il centrocamp­o. E non si tratta di un’esigenza numerica, semmai qualitativ­a. Così, se ci sarà davvero l’occasione per un’operazione low-cost, il profilo di Matic, in rotta con Solskjaer al Manchester United, avrebbe già avuto il via libera dell’allenatore leccese.

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 ?? LAPRESSE ?? Antonio Conte 50 anni è alla sua prima stagione nell’Inter. In precedenza, negli ultimi anni, ha guidato il Chelsea, la Nazionale e la Juventus
LAPRESSE Antonio Conte 50 anni è alla sua prima stagione nell’Inter. In precedenza, negli ultimi anni, ha guidato il Chelsea, la Nazionale e la Juventus

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