Guaio Inter Sanchez si ferma per 3 mesi
Dopo Sensi e D’Ambrosio ecco il ko di Sanchez che obbligherà il tecnico a chiedere gli straordinari ad alcuni dei suoi giocatori chiave
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Una tegola sulla testa di Conte. Lo stop di Sanchez, infatti, è di quelli pesanti e rischia di complicare terribilmente i piani del tecnico nerazzurro. Innanzitutto perché, nell’immediato, si va ad aggiungere a quelli di Sensi e di D’Ambrosio, rendendo improvvisamente affollata l’infermeria, ma anche perché riduce drasticamente le possibilità di scelta in attacco, costringendo di fatto Lukaku e Lautaro ad un vero e proprio tour de force. Ma anche più in generale, gestire le forze dell’intera rosa, almeno nei 20 giorni che precederanno la prossima pausa per le nazionali, sarà ancora più complicato. In questo senso, il calendario in campionato va incontro a Conte, visto che i prossimi 5 ostacoli (Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna e Verona) saranno al massimo di media portata. Diverso, invece, il discorso in Champions, tenuto conto che l’Inter si gioca le residue speranze di qualificazione nel doppio confronto con il Borussia Dortmund.
CAMBIODIPIANI.Non a caso, in questa fase, Conte aveva già in mente di ricorrere in maniera più ammeglio pia al turn-over rispetto alle prima gare della stagione. E, per l’appunto, aveva già allargato il numero dei potenziali titolari concedendo spazio a Biraghi e Bastoni. Il prossimo, anche alla luce del guaio di D’Ambrosio, sarà per forza di cose Lazaro. Ma i margini per le rotazioni, a questo punto, si sono forzatamente ridotti. Un primo esempio lo si avrà tra la trasferta in casa del Sassuolo, domenica, e il primo match con il Borussia, mercoledì prossimo. I piani iniziali di Conte, infatti, prevedevano molti più cambi tra gli undici titolari, mentre ora, al massimo, arriveranno a 3-4. Tanto per cominciare, con l’Uruguay che ha giocato e, quindi, con Godin e Vecino che riappariranno alla Pinetina soltanto domani, contro il Sassuolo ci sarà spazio per Bastoni, in difesa, e per Gagliardini, a centrocampo al posto di Sensi (fermato da un’elongazione agli adduttori della coscia destra rimediata contro la Juventus), per cui già si lavora in ottica Borussia. I dubbi, invece, riguarderanno Lukaku e Asamoah. Il primo era già alla Pinetina lunedì, dopo essere stato liberato in anticipo dal Belgio. E’ reduce da problemi alla schiena e poi da un affaticamento muscolare, che nelle ultime settimane lo hanno condizionato. Da capire, quindi, se sia mandarlo subito in campo a Reggio Emilia oppure se attendere la Champions, affiancando Politano a Lautaro. Per quanto riguarda Asamoah, è lui il padrone della corsia sinistra e in questa sosta è pure rimasto alla Pinetina, ma non può nemmeno giocare sempre. Quindi, tra Sassuolo o Parma, lascerà il posto a Biraghi.
LAZARO E MATIC. Come già accennato, a breve dovrà essere “scongelato” anche Lazaro, finora in campo solo nella ripresa contro lo Slavia Praga. Dopo aver patito un infortunio muscolare durante la preparazione, l’austriaco ha mostrato difficoltà anche nell’adattamento al calcio italiano, in particolare per le pretese di Conte in fase difensiva. Non si può più attendere, però: così, se ne avrà ancora bisogno, completerà il suo apprendistato in campo. E magari potrà dare una mano anche in attacco. Le prossime settimane, comunque, serviranno anche per capire se a gennaio sarà necessario aggiungere qualcosa alla rosa. Al momento, anche su richiesta di Conte, la priorità è per il centrocampo. E non si tratta di un’esigenza numerica, semmai qualitativa. Così, se ci sarà davvero l’occasione per un’operazione low-cost, il profilo di Matic, in rotta con Solskjaer al Manchester United, avrebbe già avuto il via libera dell’allenatore leccese.