Corriere dello Sport

BELOTTI: È FESTA CON CIRO

Papà Bernardesc­hi in tribuna, Fede fa gol per lui. Di Lorenzo: «Qui grazie ad Ancelotti» Il Gallo segna e abbraccia Immobile: «Noi rivali? No, siamo grandi amici»

- Di Giorgio Marota

Il Gallo che abbraccia Ciro. Una meraviglia per gli occhi. Altro che concorrent­i: non c’è gelosia tra il bomber del Torino e quello della Lazio, in ballottagg­io per una maglia alla vigilia di ogni partita degli azzurri. I due vanno d’amore e d’accordo e ieri, dopo il gol del 2-0, questa amicizia è stata celebrata in eurovision­e. «Sì, sono corso da lui - ha dichiarato Belotti alla Rai - perché siamo molto amici. In ritiro condividia­mo la stanza, stiamo tutto il giorno insieme. Ci vediamo anche fuori dalla Nazionale. Non siamo rivali, Immobile è un grandissim­o amico». La cresta s’è alzata un'altra volta per celebrare la seconda doppietta in Nazionale. Entrambe sono arrivate proprio a Vaduz contro il Liechtenst­ein. «Mi porta bene questo campo ha scherzato - Adesso si vede che c’è un’Italia con più convinzion­e e voglia. Il gruppo segue Mancini, che ci ha dato un calcio bello da vedere. Abbiamo tutti voglia di riscattarc­i e riportare l’Italia dove merita».

ESSERE PRONTI. Contro il Liechtenst­ein aveva già segnato anche Bernardesc­hi. Ieri in tribuna c’era papà Alberto, protagonis­ta di un viaggio Carrara-Vaduz con la macchina di ben 6 ore solo per applaudire suo figlio. L’ha visto fare l’esterno e poi, con l’entrata in campo di El Shaarawy, arretrare nella posizione di mezzala. Fede è sempre più un punto di riferiment­o per questa Nazionale. L'ex romanista, invece, oggi risulta in seconda fila. Non giocava in Nazionale da quel maledetto 13 novembre 2018 e dopo il gol si è tolto un bel sassolino dalle scarpe. «Ho pensato tante volte a Italia-Svezia - ha dichiarato El Sha questa rete mi ha fatto bene. So che la scelta di andare in Cina a 27 anni può sembrare fuori contesto, ma io sento di essere importante per questa Nazionale. Mi faccio trovare pronto ed è quello che conta». "Essere pronti" è anche il mantra di Salvatore Sirigu, il numero 12 che tutti i ct vorrebbero avere. La sua parata sul tiro a giro di Dennis Salanovic - attaccante ancora a secco in questa stagione dopo 13 presenze con la maglia del Thun in Svizzera - ha salvato il risultato: «Questa maglia ti dà un forte senso di responsabi­lità. Io sono qui per fare il vice di Donnarumma, Mancini è stato chiaro. Non mi aspettavo un gioco così brillante, ci manca solo un po’ di esperienza ma cresceremo».

I NUOVI. Ricorderan­no a lungo questa notte fredda e piovosa Di Lorenzo e Tonali, entrambi all’esordio. Il terzino ha macinato la fascia destra come gli capita ormai con continuità in Serie A: «In gruppo c’è una bella atmosfera, per i nuovi così è più facile integrarsi. Se sono qui è anche grazie ad Ancelotti, ora a sta a me continuare a fare bene con il Napoli per farmi chiamare di nuovo». Il regista, che ha raggiunto il gruppo dopo l’impegno in Irlanda con l’Under 21, è entrato a partita in corso: «Quando il CT ci ha detto di tenerci pronti tutti, ho immaginato che potesse toccare anche a me. È stato bello, sono emozioni particolar­i. A chi somiglio tra Pirlo, De Rossi e Gattuso? Prendo un po’ da tutti, ma per grinta direi Gattuso». Buona la prima da titolare di Vincenzo Grifo: «Spero di meritarmi un posto tra i 23. A questo gruppo ci tengo tanto». Come lui, milioni di italiani.

El Shaarawy esulta «La Cina? Io sarò sempre pronto per la Nazionale»

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 ?? LAPRESSE ?? Cristante si congratula con El Shaarawy per il gol
LAPRESSE Cristante si congratula con El Shaarawy per il gol
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GETTY IMAGES L’abbraccio tra Immobile e Belotti dopo il gol del Gallo
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GETTY Lo striscione dei piccoli del Bambino Gesù nello spogliatoi­o azzurro

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