«Se vince l’umanità non importa se perdo»
MILANO - Che Hakan Sukur, exattaccante, con trascorsi all’Inter, al Parma e al Torino, fosse un fermo oppositore del regime di Erdogan era un fatto noto, così le ultime vicende non hanno fatto altro che dare ulteriore risalto alla sua posizione. Anzi, è stato tweet pubblicato sul profilo “Fondamentalismo Nerazzurro” a innescare una replica dello stesso ex-giocatore turco. «Hakan Sukur ha a suo carico un mandato di arresto perché oppositore di Erdogan. Tutti i suoi beni sono stati sequestrati e lui costretto ad abbandonare il Paese. Mentre la nazionale turca s'inchina a Erdogan, noi fondamentalisti nerazzurri ci riconosciamo nel coraggio di Hakan», ha ricordato “Fondamentalismo Nerazzurro”. «La mia è una lotta per la giustizia, per la democrazia, per la libertà e per la dignità umana. Non mi importa di quello che posso perdere se a vincere è l'umanità», è stata la replica di Sukur. E poi ancora: «I vostri diversi pensieri da diverse squadre e le vostre meravigliose emozioni mi hanno reso molto felice. Grazie infinite per non avermi fatto sentire solo. Aspiro solo ai migliori auguri. Amo molto l'Italia. Cari saluti». Per chiudere, un pensiero per i suoi trascorsi interisti: «Avete un'ottima squadra ed un ottimo allenatore (Conte). Mi manca molto l'Italia e San Siro. Sarebbe fantastico guardare una partita insieme a voi». Sukur, classe 1971, una volta lasciato il calcio, aveva deciso di darsi alla politica, entrando proprio nel partito fondato da Erdogan. Nel 2011 è stato eletto deputato, ma in seguito agli scandali che, nel 2013, hanno coinvolto lo stesso 2013, ha deciso di dimettersi. Da quel momento in poi è entrato in rotta di collisione con il regime in carica, con tanto di mandato di cattura con l’accusa di finanziare un gruppo terrorista, quindi il sequestro di tutti i beni e l’arresto del padre. Sukur ha lasciato la Turchia e ora si trova negli Usa.