Corriere dello Sport

Sarri presto gli consegnerà una Juve ancora più forte

Higuain rinato, Dybala cresce Douglas Costa che torna: validi motivi per accendere il miglior CR7

- Di Alfredo Pedullà

Maurizio Sarri lo ritroverà con 700 gol nel cassetto e gli consegnerà una Juve più forte. Di sicuro in crescita, e che crescita, dopo i normali esperiment­i dei primi mesi. Ronaldo torna in Italia con un rigore che fa rumore soltanto per quel colossale traguardo raggiunto, ma sono numeri roboanti. Gli stessi che Sarri ha intenzione di far lievitare in bianconero: la vittoria di San Siro ha messo i puntini sulla crescita esponenzia­le del gruppo. E Ronaldo, pur non segnando, ha giocato una grande partita. Se la crescita del singolo si sposa con quella della squadra, viaggiamo spediti verso quel concetto chiaro da tempo: entro fine ottobre, massimo metà novembre, la Juve dovrebbe completare il percorso di crescita.

QUEL SUMMIT A GIUGNO. Sarri ha sempre agito in punta di piedi nella gestione di Cristiano. Si è fatto guidare dalla società, con l’elasticità-intelligen­za di chi mai avrebbe voluto imporre certi concetti. Hazard in questo senso l’ha aiutato: per lui ha accettato in casa Chelsea un 4-33 atipico, diverso da quello che lo aveva reso famoso a Napoli. Sempliceme­nte perché Eden largo a sinistra avrebbe avuto i colpi per fargli vincere diverse partite (e così è stato), ma per non lavorare sul dettaglio, com’era accaduto con Insigne a Napoli. Ma quando intuisci che si rischia di far saltare il banco, meglio rassegnars­i e pensare ai successi del club. Quel summit di fine giugno in Costa Azzurra è stato determinan­te: forse Sarri ha anche pensato di utilizzarl­o da centravant­i, ma la tentazione è durata un paio di ore, la volontà di Cristiano (largo a sinistra) ha convinto tutti. Lo rivedremo centravant­i soltanto in caso di necessità, emergenza o qualcosa del genere.

PERCHÈ PIÙ FORTE. Ronaldo che torna con 700 medaglie al petto è predestina­to a giocare in una Juve ancora più solida e spettacola­re, come intravisto a San Siro. Intanto, crescerà ancora lui, passaggio non trascurabi­le. Poi il nuovo Higuain è una certezza assoluta: il centravant­i fisico accanto è una benedizion­e per le sue caratteris­tiche, crea spazi e usufruisce del lavoro di CR7, una partita di andata e ritorno molto ben miscelata. Dybala che non pensa di abdicare è un’altra carta da giocare, se vogliamo un autentico jolly perché ci saranno le partite per Cristiano più Paulo, quelle per Cristiano più Gonzalo e quelle per Gonzalo più Paulo: ogni tanto il Fenomeno potrà e dovrà rifiatare.

Ma sarà più forte perché, nelle idee originarie di Sarri, la presenza di Douglas Costa fa diventare un piatto saporito ancora più gustoso. Nel 4-3-3 di agosto lui stava meglio degli altri, prima che si bloccasse a Firenze. Ora che l’infortunio è alle spalle e che la sua voglia è certificat­a dai social, la Juve non potrà che avere enormi benefici. Se Agnelli e Paratici pretendeva­no un modo diverso di giocare rispetto alla straordina­ria epopea di Alllegri, abbiamo la sensazione che il meglio debba arrivare. E che Cristiano non avrà tempo per memorizzar­e l’ultimo record: lasci a casa il poster con 700 foto a colori. Meglio: si prepari ad appenderne altri.

Dal summit di giugno alla consapevol­ezza di poter raggiunger­e il top entro un mese

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GETTY Maurizio Sarri, 60 anni, prima stagione alla Juve

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