Occhi su Nuñez, il gigante del Bilbao
INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Sono così bravi, che val la pena di stargli addosso: magari provando a non dare troppo nell’occhio, com’è accaduto con Fabian Ruiz, e se proprio l’ispezione diventa impossibile, pazienza. Negare sempre, anche di fronte all’evidenza, lasciando che il tempo scorra via veloce e poi provveda sé... Il mercato è questo, è anche altro, è una voce che nasce, che decolla, che si diffonde via etere o con quel tam-tam che ha un effetto magicamente misterioso: ma chi ha parlato? E non c’è poi verso di frenare quella onda. Ora è tutto cominciato in Spagna, vacci a capire cosa ci sia di vero e quanto, però un ragazzone di ventitrè anni nel Napoli ci sta bene: certo deve avere qualità, e tanta, mica soltanto l'invitante carta d’identità ed i muscoli ed i centimetri...
CLAUSOLA. Unai Nuñez è un giovanotto con le spalle larghe, un’altezza da centrale difensivo che stuzzica (1,88) e poi tanti altri pregi ancora, che il Napoli avrebbe messo a fuoco e ripetutamente nella passata stagione, vissuta dallo spagnolo a mezzo servizio ma sufficienti per esibirsi a quella pletora di osservatori che sta per i campi di calcio. E ora, con un po’ d’esperienza in più, nell’Athletic Bilbao non che gli abbiano dato più spazio: subito due partite, pure importanti, con il Barcellona e con il Getafe, prima di ritrovarsi e confuso in panchina. Duecentosettanta minuti appena sui settecento venti a disposizione: il broncio avanza e il Napoli sta lì, memore dell’assaggio con la Nazionale, di tredici presenze con l’Under 21, di un carteggio che vale come memoria. In Spagna il Napoli ci ha speso, eccome, sin dal momento in cui è arrivato Victor Ruiz, l’uomo che ha fatto da collante ed ha aperto a questo mondo dal quale ne è arrivato di talento da Callejon a Fabian Ruiz: Unai Núñez è una tentazione che avvolge il disincantato Cristiano Giuntoli e la clausola da trenta milioni di euro si può sempre, nel caso, trattarla al ribasso o onorarla entro la sua scadenza. Dipende, chiaramente, dai casi.
L’ATTESA. Ma non c’è assolutamente fretta, anche se proprio nel cuore della difesa, a sorpresa, recentemente, si è aperto un buco: ma ora sono tutti disponibili, manca solo Maksimovic, e poi questi eventualmente sono (sarebbero) affari a futura memoria, non richiedono immediatezza e men che meno quell’impazienza che Giuntoli non avverte quasi mai. Forse finge o magari no: ma persino il giorno in cui stava per far arrivare a Fabian Ruiz, nella hall di un albergo romano, disse che era andato lì a trovare un amico.
Ha una clausola da 30 milioni, ma la società non ha fretta e riflette