Se “papà” Benitez chiama Callejon almeno ci pensa
Anche José in scadenza a giugno l’ipotesi di un triennale è reale Prima ci sono rinnovo e famiglia...
Con tutti i tecnici ha saputo ritagliarsi il suo spazio: ora è un “capitale umano”
DfiINVIATOglio ci sta: e se dovesse a padre (putativo) a accadere anche stavolta, non ci sarebbe poi da stupirsi. Ora si può fare, è un’ipotesi che circola, s’è sentita pure nelle stanze di Castel Volturno che hanno pareti raramente perforabili: però mica vi stupireste se Rafa Benitez desse il via a questo flamenco in salsa orientale, riportando da sé Josè Maria Callejon? E’ con lui che la vita è diventata seriamente meravigliosa, anche se poi stare a Madrid, all’ombra di CR7, non dev’essere fastidioso: però quel giorno in cui Rafa telefonò a «Calleti», ci mise un attimo a convincerlo. E al Napoli regalò un affare clamoroso: otto milioni e ottocentomila euro soltanto. Cosa ci avreste comprato, anche all’epoca? Certo, non questo esemplare tatticamente unico nel suo genere, quello che per Massimiliano Allegri gioca «a nascondino e non lo peschi mai»; quello che nei suoi sette anni a Napoli ha regalato sempre la stessa giocata, divenuta però un must: lui sta lì, dietro all’ultimo difensore, e l’ha sistematicamente esaltata, perché è vero, non lo prendono. Trecentotredici partite e settantanove gol, poi una valanga di assist (fanno settantadue secondo le stime ufficiali) e una occasione che va ingrossandosi di giorno in giorno, perché Rafa non dimentica e ricorda benissimo ciò che disse il giorno in cui introdusse il proprio «pupillo» nella Napoli ignara di tanta geometrica genialità: «Farà venti gol». Pensavano che scherzasse, gli spagnoli hanno confidenza con lo humor e poi se sono stati in Inghilterra per un bel po’, e invece sapeva ciò che diceva, ovviamente: venti gol, per gradire, e una sequenza iniziale da far impallidire. Ora Rafa è in Cina, allena il Dalian Yifang, e Callejon va in scadenza nell’estate prossima, quando sarà pure lui trentatreenne come Mertens e dovrà porsi una serie di interrogativi: in casa è accerchiato da donne, la moglie e le tre figlie, un viaggio del genere non può essere affrontato da solo, non da chi dedica il proprio tempo completamente alla famiglia. Ma questo è il passaggio successivo.
TENTAZIONE. Il ragionamento non avviene per induzione, ovviamente, ma per tentazione, che un capitale umano (e tecnico) del genere può ispirare a chiunque, soprattutto ad un allenatore che conosce tutti i sacrosanti pregi e quegli invisibili difetti d'un calciatore esploso e consacratosi attraverso il suo calcio, interpretato sublimandolo con una versatilità che in quel biennio l'ha portato a fare tutto, persino il fluidificante (come si usava dire una volta) di destra in una notte buia e tempestosa in cui il destino si scatenò sulla fascia ed eliminò gli esterni bassi. Nessun problema: ci pensa Callejon, che ci pensò e si ritagliò anche una eventualità che gli è stata poi riservata anche da Sarri, da Ancelotti. Però Benitez è il totem e non ci sarebbe nessuna Grande Muraglia a frenare un sì per un triennale ....