Mario Rui è pronto per la fascia
- Palestra e scarico: può andar bene anche così, per (ri)cominciare, dopo essere stato in panchina con il Portogallo ed aver avvertito il «sacro» brivido della panchina. Ma il peggio pare passato e Mario Rui guarda al Verona con ottimismo: sa che si può fare e che probabilmente si farà, sempre che Ancelotti lo voglia e che lo staff medico non inviti alla cautela. Sta per cominciare il classico tour de force, ventidue giorni di partite - una dietro l’altra - e bisogna stare con gli occhi sbarrati ma anche avvertire i segnali che invia il corpo: Mario Rui, ovviamente, può aiutare in questa decisione, ma la voglia matta c’è e pure la condizione non dev’essere poi così «malvagia», avendolo spinto a stare «dentro» (anche se lateralmente) ad Ucraina-Portogallo. Mario Rui ha una speranza, farà l'impossibile per darle un senso e prendersi la fascia sulla quale anche Ghoulam ha ambizioni.
C’E’ FOLLA. Ora a Castel Volturno c’è folla, e altra se ne aggiungerà domani, quando rientreranno gli azzurri della Nazionale: però, per ripartire, si sono visti anche Elmas, Mertens, Milik e Zielinski che non hanno perso tempo, né avevano acciacchi da smaltire, e si sono allenati in gruppo con i compagni, nella consueta seduta tecnico-tattica e nella partitina a campo ridotto che qualcosa ha detto ma mica poi tanto, mancando ancora un po' di sedute ed avendo davanti a sé altre possibilità per provare.
ATTESA. Stamattina si procede per gradi, con quel che c’è, e non è poco, per attrezzarsi a interpretare Napoli-Verona, per cominiciare a prepararla nel dettaglio, per trasmettere le indicazioni utili per vivere una serata distensiva, da affrontare insieme ai quarantamila spettatori annunciati con leggerezza e decisione. Meret, Insigne e Di Lorenzo hanno smaltito le loro fatiche con la Nazionale, e si ripresenteranno anche Fabian Ruiz e Ospina. E a quel punto, bisognerà attendere semplicemente che atterri Lozano, con tutto il carico di fatica che comporta un viaggio da Panama: però magari avrà anche con sé il sacro fuoco che gli alimenta la Nazionale. E sarà più semplice avvicinarsi per lui al Verona.
PROVE TECNICHE. Ma quando Lozano arriverà, troverà una squadra già avanti nel lavoro di preparazione alla sfida di sabato sera: problema irrilevante, statisticamente, perché pure all'ultima sosta il messicano fu costretto ad atterrare proprio quasi sul fischio di inizio di Napoli-Sampdoria e Ancelotti non ebbe difficoltà a mandarlo in campo dall'inizio. A volte, una partita può essere il migliore allenamento.
Il portoghese guarda al Verona con ottimismo, ma c’è anche Ghoulam