«Catania, facciamo il pieno in casa e torniamo in alto»
Camplone ribadisce la ricetta per gli etnei
Andrea Camplone lo aveva detto: «Nelle prossime quattro gare giocheremo tre volte in casa. Proviamo a sfruttare il fattore campo e cerchiamo di riguadagnare qualche posizione in classifica». Il Catania, in un modo o nell'altro, lo ha ascoltato. Non esprimendosi certo sui livelli di gioco più graditi all'allenatore pescarese, ma portando a casa un bottino pesante, su cui si potrà contare magari nei momenti decisivi del campionato.
Quattro vittorie su quattro partite casalinghe rappresentano un risultato niente male per una formazione che in questo momento presenta anche il miglior attacco della terza serie. Peccato che a fronte di tante realizzazioni ci sia pure il computo delle reti al passivo a inserire gli etnei fra le formazioni colabrodo dei tre gironi e per questo incapaci di spiccare il volo. Per quanto le dirette concorrenti alla promozione sembra si stiano impegnando ad attendere i rossazzurri.
Camplone, che domenica ha ammesso con grande onestà di avere "rubacchiato" la partita al Picerno («la prima volta che ci capita in casa, prendiamo per buono il risultato»), ha chiarito che però sarebbe fuori luogo prendersela con i soli difensori: «A me piace giocare in maniera offensiva, però quando si portano cinque uomini in attacco bisogna anche sapere ripiegare quando serve. Questo non sempre accade e così la retroguardia va in difficoltà». Retroguardia che, fra l'altro, eccezion fatta per i ragazzini delle giovanili, domenica continuava ad essere composta esclusivamente dai "soliti noti": oltre al portiere Furlan gli esterni Calapai e Pinto, nonché i centrali Mbende e Silvestri. Esposito, fuori per infortunio, potrebbe rientrare a Vibo, mentre per Saporetti dovrebbe ancora trascorrere qualche settimana.
E tempi tutto sommato lunghi sembra che debbano esserci anche per Sarno, Catania e Di Molfetta, mentre a breve potrebbero tornare in gruppo due dei tre "epurati", ovvero Bucolo e Biagianti, per quanto quest'ultimo ancora alle prese con i suoi malanni muscolari, mentre non sembra ancora rientrato il caso relativo a Giovanni Marchese. Eppure con la penuria di centrali, uno come lui potrebbe fare comodo a Camplone. Intanto sono pronti gli straordinari: domenica a Vibo, poi in casa mercoledì col Bisceglie e pochi giorni dopo la supersfida col Bari. Bisognerà fare il pieno. Solo così si potrà rientrare nei giochi.