Corriere dello Sport

L’Avellino chiama, Capuano dice sì

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(l.p.) - Un salernitan­o per tirare l’Avellino fuori dai guai: Eziolino Capuano, che vede realizzato il sogno della sua vita («Era dai tempi di don Antonio Sibilia che aspiravo a guidare l’Avellino») proverà a ottenere qualcosa di buono da una rosa di calciatori male assortita e inadeguata per la categoria. Capuano arriva con tre mesi di ritardo e una rivincita personale enorme. A fine luglio, dopo avere ricevuto garanzie dal presidente Mauriello e dal patron De Cesare per guidare l’Avellino, fu lasciato a piedi da Di Somma: «Se prendo te, i tifosi mi fanno gli striscioni contro», si giustificò il ds con l’allenatore che rispose in modo duro: «Non mi aspettavo una cosa del genere da un uomo di calcio di 71 anni, è inaccettab­ile che mi abbia venduto alla piazza per conservare il suo posto». E invece ora Di Somma ha chiamato proprio Capuano all’Avellino e mentre Ignoffo e Cinelli dirigevano l’allenament­o, i due si accordavan­o su tutto. Anche su come pagare l’ingaggio al nuovo allenatore: uno sponsor fornirà il necessario supporto finanziari­o.

TRIESTE, ECCO GAUTIERI (Mauro Farci). Profondo rosso per la Triestina dopo le cinque sconfitte nelle ultime sette giornate. E dopo l’esonero del tecnico Pavanel e l’interregno di Princivall­i è stato chiamato Carmine Gautieri per cercare di salvare il salvabile. L’amministra­tore unico della società Mauro Milanese naturalmen­te ci spera: «È una scelta ponderata, Gautieri lo conosco dall’esperienza comune al Varese, lo stimo molto e ho piena fiducia in lui. Abbiamo costruito una squadra per stare in alto, speriamo almeno di prenderci i playoff».

Ecco le prime impression­i del nuovo tecnico: «Sono lusingato della scelta che la Triestina ha fatto nei miei confronti. Mi metto subito al lavoro con grande entusiasmo e sono sicuro che sapremo risalire la classifica. I giocatori ci sono, adesso dobbiamo trovare il giusto equilibrio. Zemaniano di ferro? Zeman è stato un grande maestro per me ma ho imparato molto anche da tutti i tecnici che ho avuto, ad esempio Capello giusto per fare un nome. E poi come sempre dovrò metterci del mio per disegnare al meglio la squadra, darle il giusto equilibrio tra difesa ed attacco. Ho visto diverse partite della squadra e ritengo che non ci sia un problema fisico, conoscendo tra l’altro la capacità di chi ha lavorato sinora, ma soprattutt­o mentale, i giocatori hanno corso tanto ma probabilme­nte male. In base alle qualità e alle caratteris­tiche dei giocatori a disposizio­ne penso che il 4-4-2 sia il sistema migliore ma, lo ripeto, bisognerà soprattutt­o trovare il giusto equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva. Ddobbiamo ripartire trovando la mentalità, l’equilibrio e naturalmen­te i risultati».

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