Cassina e il suo “movimento” «Strano effetto»
(a.d.) C’è chi sogna di associare il proprio nome a un elemento e chi l’ha già fatto, costruendoci su l’oro olimpico nella sbarra ad Atene 2004. Igor Cassina, il ginnasta venuto dallo spazio come si è definito nella sua autobiografia, ha commentato per Raisport i Mondiali di Stoccarda, esaltandosi per le medaglie azzurre di Marco Lodadio e delle Fate.
«Per me è stato molto emozionante raccontare in tv l’esercizio di Marco: mi sono anche commosso, non mi era mai successo. Vuol dire che ha fatto qualcosa di davvero grande. Esaltante anche lo storico bronzo a squadre delle donne, a distanza di 69 anni dal precedente. Ora mi auguro che per Tokyo si qualifichi anche Vanessa Ferrari, passando dalla Coppa del Mondo. Peccato per la qualificazione maschile a squadre soltanto sfiorata, ma dico bravo a Ludovico Edalli per il pass nell’all around». Sul commentare un movimento col proprio nome alla tv, Cassina aggiunge: «A me fa sempre strano dire di un atleta “ha fatto il movimento Cassina” ed è sempre una sensazione speciale. Poi va collegato alla medaglia d’oro, perché se non avessi presentato quel movimento, non avrei vinto l’oro ai Giochi Olimpici di Atene e viceversa perché è stato fondamentale per raggiungere quel risultato. È un perfetto binomio». E chissà anche Lodadio non faccia lo stesso a Tokyo. «Sono molto curioso di vederlo. Adesso lo lascio un po’ tranquillo, ma tra qualche mese andrò a Civitavecchia a trovarlo, così lo vedo in anteprima e gli do il mio parere».